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Associazione ‘Per Lupetta’, ‘sulla gestione del Consorzio avevamo ragione noi’ foto

Istanze inoltrate dalla Presidente dell'Associazione "Per Lupetta" Eliana Peperoni: i ruoli relativi ai contributi consortili - si legge in una nota del Comune di Ardea - devono essere approvati dal comune.

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Ardea – Sono diverse le “anomalie” riscontrate nell’istruttoria per il rilascio del permesso di costruire e tante riscontrate nell’esecuzione dei lavori per l’illuminazione pubblica nel Consorzio Lido dei Pini Lupetta per le quali, a seguito di un esposto, si è attivato un procedimento presso l’ufficio contrasto all’abusivismo della Regione Lazio.

“Ora la conferma ufficiale di una irregolarità compiuta dagli amministratori del Consorzio – è scritto in una nota – arriva dal comune di Ardea a seguito di alcune istanze inoltrate dalla presidente dell’associazione “Per Lupetta” Eliana Peperoni: i ruoli relativi ai contributi consortili – si legge nella nota – devono essere approvati dal comune.

La nota in cui viene ribadita la procedura legale per la riscossione dei contributi consortili, richiama l’unica normativa a cui devono fare riferimento i consorzi stradali (D. Lgt 1446/18) che, tuttavia, nonostante la chiarezza espositiva della norma che la rende inequivocabile e non soggetta a fraintendimenti, gli amministratori del Consorzio Lupetta bypassano totalmente gestendo “in casa” i ruoli contributivi destinati ai consorziati.

La normativa prevede anche, così come confermato dalla nota del Comune di Ardea, che i ruoli, una volta approvati dalla Giunta Comunale, debbano essere pubblicati per quindici giorni. Viceversa, gli amministratori del Consorzio Lupetta, riscuotono i contributi consortili calcolati “in casa”, privi di qualsiasi approvazione comunale e in assenza di pubblicazione, attraverso Cartelle Esattoriali trasmesse direttamente all’Agenzia delle Entrate Riscossione e con un codice tributo (0810) di competenza dei comuni.

Sembrerebbe che lo stesso sistema di riscossione sia utilizzato da altri consorzi stradali situati nel comune di Ardea e nel comune di Anzio, sistema che per decenni ha consentito alle amministrazioni consortili di gestire, senza alcun controllo e supervisione, i contributi dei consorziati inserendo nella contabilizzazione costi per opere volontarie, approvate in modo del tutto discutibile e a volte neanche approvate, che non sono affatto di pertinenza dei consorzi stradali obbligatori.

Il sistema, poi, si inserisce nell’ambito della gestione del denaro pubblico nel momento in cui i consorzi richiedono la contribuzione ai comuni per la manutenzione delle strade ad uso pubblico senza che questi ultimi ne abbiano approvato i relativi ruoli, approvazione indispensabile per stabilire il quantum anche in funzione della capacità economica, degli impegni di spesa e della successiva liquidazione da parte della Pubblica Amministrazione.
Lo stesso comune di Ardea, infatti,  – prosegue sempre la nota stampa – riceve le cartelle esattoriali inviate dal Consorzio Lupetta addirittura con il codice tributo 0810 che risulta essere di competenza dei comuni!

L’associazione “Per Lupetta” – continua il comunicato – sta lavorando per portare alla luce tutte quelle azioni illegittime commesse per anni. Stupisce come, nonostante gli organi consortili siano formati da figure professionali diversificate (avvocati, architetti, commercialisti, ecc) che dovrebbero possedere la specifica competenza per riconoscere l’illegittimità delle procedure, nessuno di loro vi abbia mai messo un freno.

La nota del comune di Ardea, finalmente, ribadisce in modo lapidario e incontrovertibile la prassi legale per la richiesta delle contribuzioni, prassi che garantisce legalità, trasparenza ed equità, valori ed obblighi che non possono essere più disattesi”.

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