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Alla riscoperta della Formia romana con il professor Rescio

17 dicembre 2017 | 15:55
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Alla riscoperta della Formia romana con il professor Rescio

Il convegno è stato organizzato dalla Pro loco Formia in collaborazione con la “Formiana Saxa.”

Formia – “Il libro del professor  Rescio, membro onorario dell’ associazione “Formiana Saxa” e’ un’ occasione per ripercorrerre idealmente la storia millenaria della citta’ di Formia. Sotto i nostri piedi, dietro angoli anonimi, emerge ancora la straordinaria centralita’ della Regina Viarum, mai totalmente offuscata dall’ottocentesca Via Vitruvio…”

Così veniva descritto, dalle parole di Tommaso Bosco- presidente della “Formiana Saxa”– il convegno del 16 dicembre, giorno in cui, un nutrito gruppo di appassionati e curiosi si sono riuniti nella sala Ribaud del Comune di Formia- e così è stato.

Un appuntamento all’insegna della riscoperta della città così come era ai tempi dei Romani, attraverso il complesso intervento del professor Rescio- docente di Topografia Antica presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che ci ha sapientemente illustrato i suoi studi e le sue pubblicazioni “Via Appia” e “Via Traiana”- che ha sottolineato, tra le altre cose, quanto sarebbe importante creare, per le nostre zone e quelle ancora più a sud, un parco come quello dellaCaffarella, dove la storia di Roma, della città, della cultura, delle genti che l’hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate potrebbe, finalmente, specchiarsi negli occhi di chi la guarda.

Un evento illuminante per quanto riguarda la carrellata di immagini e di informazioni proposte dal sopracitato Tommaso Bosco durante l’intervento intitolato “Una finestra sull’oppidum formiano.”

Ma soprattutto, importantissimo a livello culturale per la presentazione, da parte di Raffaele Capolino, di 6 ponti (I 4 ponti di Piroli, il ponte di Taliente e il ponte di Acquatraversa) di Formia di epoca romana sconosciuti fino a un anno fa. 

Nel suo intervento, Capolino ha sottolineato quanto questa scoperta ponga Formia in una posizione privilegiata, in quanto, fino ad ora, pare non ci siano altre località in grado di vantare un primato simile o migliore.

Motivo per cui, tutti quanti insieme, sul finale, hanno invitato alla diffusione e alla propaganda del patrimonio archeologico cittadino.

(Il Faro on line)