La denuncia |
Cronaca Locale
/

Anzio, bambini a scuola senza il pasto caldo

19 dicembre 2017 | 10:30
Share0
Anzio, bambini a scuola senza il pasto caldo

Città Futura lancia l’allarme sulla situazione dei piccoli alunni del plesso la “Sirenetta”

Anzio – “Torniamo ad interessarci del comparto scuola per raccontare una storia che ha dell’incredibile. Ricordate la vicenda della scuola “La Sirenetta”? I bambini, dalla seconda metà di Novembre, sono ospitati presso il plesso della Virgilio a Lavinio Stazione, su disposizione della dirigente scolastica, che contestava l’assenza di alcune certificazioni in materia di sicurezza e che pertanto disponeva il trasferimento dei bambini ad altra sede” – lo dichiara in una nota Chiara Di Fede portavoce di Città Futura Anzio.

“Vicenda che vide un botta e risposta tra la Ds ed il Comune ancora poco chiaro. Dal 22 Novembre scorso i piccoli (parliamo della scuola dell’infanzia), circa 90, a pranzo ricevono soltanto due panini e non il pasto caldo spettante. Eppure alla Virgilio vi è un centro cottura ed un locale mensa disponibile gia in precedenza utilizzato.

Se inizialmente il panino rappresentava la risposta ad una emergenza, poichè i bambini erano sistemati in aree comuni, oggi, che hanno trovato collocazione in 4 aule, la somministrazione quotidiana di un pasto freddo, costituito da pane con affettati e/o formaggio, non trova più ragion d’essere ed il locale mensa della Virgilio avrebbe potuto essere ripristinato oppure il pasto caldo somministrato in classe, con una deroga, come già in uso in altri istituti comprensivi (seppur non propriamente idonei).
Ci preme sottolineare inoltre che tale scelta alimentare cozza con quanto disciplinato dal documento programmatico di Indirizzo Nazionale per la refezione scolastica, edito dal Ministero della Salute.
Su richiesta di alcuni genitori ed insegnanti, che ringraziamo per le informazioni che ci hanno fornito, portiamo pertanto l’attenzione di nuovo sui disagi che i bambini stanno vivendo e procederemo ad interessare gli organi superiori competenti affinchè si giunga ad una soluzione immediata del problema”- conclude Di Fede.