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Corden Pharma di Latina, ‘annunciata cassa integrazione per oltre 500 persone’

21 dicembre 2017 | 18:00
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Corden Pharma di Latina, ‘annunciata cassa integrazione per oltre 500 persone’

Cecere (Cisl): “Non ci possiamo permettere la perdita di ulteriori posti di lavoro, abbiamo ‘già dato’ “.

Latina – “La Corden Pharma di Latina ha annunciato l’apertura di una procedura di cassa integrazione guadagni, fino ad aprile 2018, che interesserà oltre 500 persone“. Scrive la Femca Cisl Latina.

Una storia iniziata sette anni fa

“Un amaro ‘regalo di Natale’ che era già stato preannunciato nelle scorse settimane, – prosegue il sindacato – ma che non si pensava avrebbe raggiunto questi numeri. Ancora una volta lo stabilimento di Sermoneta torna all’attenzione della cronaca per problemi che colpiscono in modo pesante l’occupazione ed i lavoratori destando non poche preoccupazioni per il futuro.

“Una situazione nata nel 2010 quando la multinazionale Bristol Myers Squibb aveva ceduto lo stabilimento alla Corden Pharma Latina spa, e che aveva dato il via ad una un lungo periodo di ammortizzatori sociali che, con l’accordo di mobilità del 2013 relativo a 270 persone, aveva fatto scendere lo stabilimento a poco più di 500 unità.

Un accordo quest’ultimo, – spiega la Femca Cisl – basato sulla volontarietà a fronte di un buon incentivo economico, frutto di una importante intesa sindacale, che consentì a queste persone di uscire in modo morbido, permettendo a chi restava di poter iniziare un nuovo percorso legato ad un piano di rilancio del sito. Il sacrificio non è stato solo per chi è uscito, ma anche per quanti sono rimasti che hanno rinunciato, in molti casi, a quote di salario non indifferenti, cosa questa che ha contribuito a far lavorare il sito”.

La crisi continua

Quattro anni dopo la situazione, – decreta il sindacato – invece di stabilizzarsi e migliorare, si è improvvisamente aggravata, per tutta una serie di vicende interne ed esterne, arrivando ad un repentino cambio del direttore generale e di manager chiave, con dichiarazioni aziendali di una forte crisi e la necessità di una cassa integrazione, di razionalizzazionedelle spese, di profondi cambi organizzativi…

“Oggi il sindacato si trova di nuovo a dover gestire una crisi occupazionale in un settore come quello del chimico farmaceutico che in provincia stava iniziando a dare segnali di ripresa, dopo il burrascoso periodo legato all’abbandono del territorio da parte delle multinazionali e l’avvento di altre società.

Quello che fa ben sperare – conclude Femca Cisl – è il fatto che l’azienda negli ultimi tempi ha fatto notevoli iniezioni di risorse economiche, dando un segnale chiaro che non si tratta di operazioni tampone ma che, evidenzia come il gruppo tedesco ancora creda nello stabilimento di Sermoneta”.

Le parole di Femca Cisl

“Siamo colpiti di quanto sta accadendo in Corden Pharma – commenta Elisa Bandini, segretaria generale della Femca Cisl di Latina – perchè, nonostante i sacrifici che i lavoratori hanno fatto fino ad ora, sono nuovamente chiamati ad affrontare un momento di difficoltà.

“La Femca Cisl è stata sempre presente in questi anni, – prosegue Bandini – firmando e gestendo accordi importanti tesi al rilancio del sito ed ora ci attende un’altra sfida non semplice. Confidiamo che grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti troveremo le giuste soluzioni affinchè lo stabilimento riprenda il cammino uscendo finalmente da questa lunga crisi. In questo contesto sarà fondamentale il lavoro della nuova Rsu che andremo ad eleggere a breve, nonostante le resiste incontrate da parte degli altri colleghi sindacali”.

“Come Cisl provinciale – aggiunge afferma Roberto Cecere, segretario generale della Cisl di Latina – guardiamo con attenzione e preoccupazione a quanto sta accadendo in Corden Pharma ben consapevoli dell’importanza che il sito ricopre sul territorio saremo vicini ai lavoratori in questa ulteriore crisi che ha colpito lo stabilimento.

Non lasceremo nulla al caso, – conclude Cecere – perchè non ci possiamo permettere la perdita di ulteriori posti di lavoro, abbiamo ‘già dato’ nel recente passato. Tutti dovranno restare in organico utilizzando ogni tipo di strumento a nostra disposizione.”

(Il Faro on line)