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Calcio Amputati, lanciato il progetto “Potenti ed entusiasmanti fragilità” con il sostegno della Fispes

23 dicembre 2017 | 06:30
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Calcio Amputati, lanciato il progetto “Potenti ed entusiasmanti fragilità” con il sostegno della Fispes
Calcio Amputati, lanciato il progetto “Potenti ed entusiasmanti fragilità” con il sostegno della Fispes
Calcio Amputati, lanciato il progetto “Potenti ed entusiasmanti fragilità” con il sostegno della Fispes

Sodalizio sport – musica, per sottolineare la fragilità e la grande forza dei giocatori amputati. Qualificati per Mondiali del 2018. Anche la Nazionale Cantanti coinvolta nel progetto.

Calcio Amputati, lanciato il progetto “Potenti ed entusiasmanti fragilità” con il sostegno della Fispes

Il Faro on line – A Roma, presso la sede della Regione Marche, è stato ufficializzato il riconoscimento del Calcio Amputati quale disciplina della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (Fispes).

L’occasione è stata la presentazione del progetto “Potenti ed entusiasmanti fragilità”, sostenuto dal Comune di Fano e dalla Nazionale Italiana Cantanti, che propone per febbraio 2018 l’accoglienza di un gruppo di otto ragazzi israeliani e palestinesi amputati per l’apprendimento del gioco del calcio con le stampelle.

La progettualità, primo passo della Federazione come riferimento istituzionale per la Nazionale del Calcio Amputati,  mira a trasmettere un messaggio di pace attraverso il sodalizio sport-musica.

Il Presidente Fispes Sandrino Porru dichiara: “Sono particolarmente felice di essere qui perché è la prima volta in veste di Presidente federale per il Calcio Amputati. Questo progetto, che sottolinea la potenza e l’entusiasmo della fragilità, rappresenta anche l’emblema di tutto il movimento paralimpico e il nostro saper vivere con abilità incredibili. Noi come Fispes Oltremodoltre siamo in campo per abbattere qualsiasi ostacolo e costruire una società solidale che mette al centro le potenzialità di ciascuno. Grazie per l’opportunità di lavorare insieme e grazie ai ragazzi che sono maturati come giocatori e mettono a servizio la loro esperienza e ricchezza umana”.

Il Sindaco di Fano Massimo Seri crede che “la diversità di qualsiasi tipo è una risorsa ed un ponte di relazione” e l’iniziativa per i giovani amputati si inserisce in un momento di particolare tensione internazionale.

Padre Ibrahim Faltas, parroco di Gerusalemme, sostiene “l’importanza dell’iniziativa perché è un tassello significativo nel processo di pace nel Medio Oriente. Bisogna far incontrare gli israeliani e i palestinesi, dobbiamo educare i nostri bambini alla pace”.

Gianni Sasso, componente della Nazionale azzurra accompagnato dall’allenatore Renzo Vergnani, dice: “Siamo contenti che qui ci presentiamo per la prima volta con la nostra Federazione, ufficializzando così questo grande percorso sportivo che ci porterà ai Mondiali in Messico il prossimo anno. A febbraio torneremo a Fano per un triangolare internazionale, proprio lì dove abbiamo fatto il primo allenamento nel 2013 e da cui siamo partiti per la trasferta in Turchia, che ci ha portato al quinto posto europeo e alla qualificazione mondiale. Vedere i bambini amputati con un pallone supera l’idea della disabilità. Noi come squadra ci mettiamo a disposizione per loro perché il Calcio Amputati è un gioco bellissimo”.

Il tenore internazionale Fabio Armiliato aggiunge: “La Nazionale Cantanti ha sposato subito questo progetto per muovere le coscienze e favorire il dialogo. Cantare insieme rompe gli argini”.

L’attore Gianguido Baldi conclude: “Sarò un pontiere per far sì che anche la Nazionale Attori sostenga quest’iniziativa ed aggiungere così un granello alla clessidra della pace”.