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Tratte e orari ferroviari, il Comitato pendolari ‘anno nuovo, vita vecchia’

L'appello alla Regione Lazio del presidente Flavia Sigona.

Tarquinia- Treni guasti, obsoleti e orari ferroviari inadeguati. Il Comitato pendolari di Tarquinia e Montalto presieduto da Flavia Sigona dice basta e lancia un appello rivolto alla Regione Lazio.

“Il nuovo anno non ha portato alcuna novità per i pendolari di Montalto e Tarquinia -fa sapere il comitato- anzi: non solo non è stata minimamente accolta la richiesta di prolungare fino a dette stazioni alcuni treni che oggi sono limitati a Civitavecchia, ma l’unica modifica ottenuta all’orario ferroviario (relativa allo spostamento del Bus Orbetello – Civitavecchia RM121 dalla fascia oraria delle 6 a quella delle 9, che colmava uno dei tanti buchi nei collegamenti tra Montalto / Tarquinia e Roma) è stata vanificata dall’ulteriore modifica, attuata da Trenitalia senza consultarsi con il Comitato pendolari, che anticipa la partenza di questo Bus, andando praticamente a sovrapporsi al treno RV 2335.
Ieri, 4 gennaio, si sarebbe verificato l’ennesimo guasto a uno dei pochi treni che nel pomeriggio/sera consentono ai pendolari di rientrare nelle loro case a un’ora decente: “il RV 2346, partito da Roma Termini alle 18.12, giunto in prossimità della Stazione di Tarquinia si è rotto ed è rimasto fermo circa 2 ore. Nonostante i ripetuti annunci a bordo treno, secondo i quali il convoglio sarebbe stato riportato a Civitavecchia appena possibile, dopo 2 ore il convoglio è stato portato alla Stazione di Tarquinia, dove si è completamente arrestato: tutti coloro i quali nel frattempo avevano chiesto a parenti e amici di recarsi a Civitavecchia per prelevarli, hanno dovuto perdere altro tempo in attesa del treno successivo o dei parenti/amici nel frattempo arrivati a Civitavecchia, e sono rientrati nelle proprie abitazioni dopo le 22.30″.

Flavia Sigona, ‘Nessuno sforzo della Regione sulla tratta tirrenica’

“Questo episodio è l’ennesimo capitato in pochi mesi ai convogli diretti a Pisa e Grosseto, che sono gli unici a fermare alle stazioni di Tarquinia e Montalto, e dimostra che il materiale usato (gestito per la maggior parte dalla Regione Toscana) è ormai vecchio e andrebbe sostituito con materiale nuovo”. Così il presidente Sigona che, nella nota inviata lancia l’accusa:”la Regione Lazio, nel cui territorio rientrano le nostre 2 cittadine, pur avendo investito negli ultimi anni notevoli risorse nel miglioramento della linea ferroviaria FL5, si è completamente dimenticata che i confini della regione non sono a Civitavecchia e che nessuno sforzo è stato compiuto per migliorare le condizioni di trasporto sulla tratta tirrenica del Nord Lazio”.
Il presidente chiude poi con un appello:”A nome dei pendolari che rappresenta, questo Comitato chiede che vengano finalmente accolte le richieste di un servizio ferroviario frequente, puntuale e confortevole per tutti i residenti del nostro territorio”.

(Il Faro On line)