Roma, la nuova vita di Spelacchio, una casetta per mamme e neonati

10 gennaio 2018 | 07:01
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Roma, la nuova vita di Spelacchio, una casetta per mamme e neonati

La decisione della Giunta Capitolina grazie ad un accordo con la Comunità della Val Di Fiemme.

Roma – Gadget ricordo e una “Baby little Home”, confortevole casetta in legnoper consentire alle mamme di accudire i propri bambini con fasciatoio, poltrona per l’allattamento e tavolino da gioco per i piccoli. Ecco la “nuova vita” dell’albero di Natale di piazza Venezia, l’abete rosso dei boschi del Trentino ribattezzato dai romani affettuosamente “Spelacchio”.A deciderlo è stata la Giunta Capitolina grazie ad un accordo con la Comunità della Val Di Fiemme.

L’intesa consentirà di riutilizzare il legno dell’albero, opportunamente lavorato, per qualcosa di utile alla città e senza alcun costo aggiuntivo. L’albero sarà rimosso giovedì sera e tagliato in blocchi che verranno inviati in Val di Fiemme per la lavorazione. Un blocco resterà, invece, a Roma per una realizzazione artistica.

“Con il passare dei giorni ‘Spelacchio’ si è conquistato la simpatia e l’affetto della stragrande maggioranza delle persone. Ora avrà una nuova vita. Vogliamo fare di questa star internazionale un esempio concreto di riuso creativo, perché tutto può tornare a nuova vita.Un modo concreto per dimostrare al mondo che Roma vuole essere sostenibile e persegue con convinzione la strada del riuso, riciclo e recupero di materia” dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.

“L’albero di Natale di piazza Venezia ha occupato pagine e pagine delle principali testate nazionali e internazionali. È entrato nel quotidiano della gente ed ha rapito l’attenzione di radio e tv. La sua nuova vita non è assolutamente un’azione di business, spiega l’assessora alla Sostenibilità ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari.

Per questo, non limitiamoci a fare di Spelacchio solo il simbolo delle feste – continua Pinuccia Montanari – facciamo di più, eleviamolo a simbolo di un’economia circolare sempre più necessaria per il futuro di Roma e delle nuove generazioni

(Il Faro on line)