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Ladispoli, Pd ‘Penalizzato l’Urp con l’aggravante del licenziamento’

11 gennaio 2018 | 13:28
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Ladispoli, Pd ‘Penalizzato l’Urp con l’aggravante del licenziamento’

“Chiediamo che l’Amministrazione incontri le Organizzazioni Sindacali per trovare il modo di evitare la grave perdita di posti di lavoro”

Ladispoli – “I tagli del “grando cambiamento” hanno penalizzato l’Urp (Ufficio Relazione con il Pubblico) un servizio obbligatorio per legge, con l’aggravante del licenziamento. L’Amministrazione Comunale del Sindaco Grando  ha prima interrotto e poi riattivato, riducendolo però drasticamente, un importante servizio al cittadino. Uno sportello importante per il filo diretto con la popolazione e, non ultimo, anche in relazione al fattore demografico di Ladispoli” – lo afferma in una nota il locale circolo del Pd.

“Fermo restando che, così come riattivato, il servizio potrebbe avere difficoltà ad adempiere tutti i compiti previsti, l’Amministrazione Comunale non ha avuto alcuna considerazione delle sette persone che sono state licenziate in virtù della riduzione del servizio. È la prima volta che nel nostro Comune vengono licenziati lavoratori impiegati, direttamente o indirettamente, nelle municipalizzate di totale proprietà pubblica.

Ricordiamo che durante il Consiglio comunale del 27 Ottobre 2017 il Capogruppo del Pd Federico Ascani aveva chiesto di tenere in considerazione il personale che fino a quel momento aveva svolto quel ruolo, “avendo maturato esperienza sul campo, perché il personale deve essere formato, e i lavoratori non abbandonati”, come sottolineato anche dal Consigliere di maggioranza Giovanni Ardita.

Ricordiamo inoltre che ci si era astenuti in Aula per aspettare di conoscere le reali applicazioni del servizio. Alla luce dei fatti, come Circolo di Ladispoli e Gruppo Consiliare Pd, chiediamo che l’Amministrazione comunale incontri le Organizzazioni Sindacali per trovare il modo di evitare la grave perdita di posti di lavoro, in linea con quanto fatto dalle precedenti Amministrazioni, anche con il passaggio di funzioni e cambio del luogo di attività. Nessuno in passato è rimasto mai senza lavoro” – conclude la nota.