Caso Montino-Casamonica, Velli (M5s) alza il tiro sulla scelta del legale e sui silenzi dell’opposizione

13 gennaio 2018 | 09:59
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Caso Montino-Casamonica, Velli (M5s) alza il tiro sulla scelta del legale e sui silenzi dell’opposizione

Fabiola Velli: “Riteniamo doveroso che vengano dati pubblicamente chiarimenti
“.

Fiumicino – E’ di questi giorni la notizia comparsa su diversi quotidiani nazionali, secondo cui il Sindaco Montino avrebbe affidato ad alcuni esponenti della famiglia Casamonica la gestione di locali di sua proprietà nel quartiere Testaccio. Inevitabili le polemiche politiche, così come inevitabile è stata anche la presa di posizione del sindaco. Della vicenda se ne è occupato persino Beppe Grillo in persona, sul suo blog, e la consigliera dei 5 stelle Fabiola velli, ha rilanciato l’intervento.

“Non vogliamo entrare nel merito di quelle che sono le responsabilità oggettive di cui si occuperà la magistratura – afferma in un comunicato -, ma riteniamo doveroso che vengano dati pubblicamente chiarimenti, in quanto trattandosi del primo cittadino di Fiumicino, è moralmente indispensabile dissipare ombre e dubbi. Possibile che fra tutte le persone a cui poteva dare in gestione (nemmeno in affitto, ma in gestione!) i suoi locali, Montino sia andato a scegliere proprio i Casamonica?

E’ piuttosto sconcertante che un politico esperto come lui, esponente di spicco del PD prima come Senatore, poi in qualità di Vicepresidente (con Marrazzo) della Regione Lazio ed infine come Presidente a.i., si sia ritrovato in una situazione del genere !
Sembrerebbe inoltre  – dice sempre il Movimento 5 Stelle – che per la trattativa inerente l’affido in gestione, Montino si sia avvalso della consulenza di tale avv. Capoccia, consulente del Comune di Roma durante le amministrazioni Veltroni, Alemanno e Marino (in piena Mafia Capitale), arrestato nello scorso mese di ottobre.

Se aggiungiamo a quanto sopra il fatto che il 9 gennaio Esterino Montino ha dichiarato di voler sporgere querela per mezzo del suo Avvocato, Antonio Andreozzi, che risulta essere lo stesso a cui l’amministrazione comunale di Fiumicino ha affidato un incarico nel 2016Fiumicino, determina nomina avvocato Andreozzi, è evidente che per i Fiumicinesi gli interrogativi sulla trasparenza del Sindaco aumentano.

Riteniamo doveroso nei confronti dei cittadini che Montino faccia chiarezza quanto prima, ed ancor piu’ siamo profondamente sorpresi che la cosiddetta “opposizione” di destra non abbia detto una sola parola sull’intera vicenda !!  Proprio loro che nel coso degli anni hanno sempre richiesto a gran voce le dimissioni di Sindaco e Giunta quando sapevano benissimo non essercene i presupposti, ora tacciono in un silenzio imbarazzante.

Viene da pensare che i precedenti attacchi fossero tutti innocui teatrini a beneficio dei poveri cittadini, perché ora, in campagna elettorale, nessuno attacca l’altro o, come dice il proverbio, cane non mangia cane… Resta il M5Stelle – conclude Fabiola Velli – a difendere gli interessi dei cittadini ed a chiedere chiarezza”.

La dichiarazione di Montino:  “Insopportabile campagna denigratoria”

“Non accetto che il mio nome e quello dei miei familiari venga accostato, più o meno direttamente, a chi ha agito nell’ombra, fuori dalla legalità e da ogni regola, nascondendosi dietro a un prestanome.
Ho dato mandato al mio avvocato Antonio Andreozzi di sporgere querela nei confronti dei consiglieri del Movimento 5 Stelle in Campidoglio Paolo Ferrara e Giuliano Pacetti, dei quotidiani il Tempo e Fatto Quotidiano che hanno dato il via a una campagna ambigua e denigratoria nei miei confronti e di chiunque strumentalizzi un fatto che ha danneggiato attraverso minacce, intimidazioni e atti di vandalismo sia me che i miei affetti più cari.
Vediamo di essere chiari, ristabilendo la verità dei fatti. Nel 2015 una società dove io sono amministratore, ha concesso in affitto un locale a Testaccio in base a un’intermediazione immobiliare firmando un contratto con la “TopFive Srl” dove amministratore era il signor Bevilacqua. La nuova compagine societaria, dopo soli due mesi, smetteva di pagare l’affitto del locale e, a seguito di tutto ciò, veniva aperto immediatamente un contenzioso.
Nel frattempo a mio figlio, giovane studente universitario, sono arrivate intimidazioni e minacce da chi si nascondeva dietro l’ultimo subentro societario. D’accordo con lui, al quale voglio pubblicamente riconoscere il grande coraggio, ho deciso di non avere niente a che fare con questi individui.
Ad atteggiamenti minatori, atti vandalici e metodi lontani anni luce dalla nostra storia personale e familiare, abbiamo risposto proseguendo con le procedure di sfratto. Ci sono voluti altri due anni e l’ufficiale giudiziario per ritornare in possesso del nostro bene. Abbiamo perso molti soldi, altrettanta serenità, subito prepotenze e danneggiamenti al locale.
Pensavo fosse finita, ma evidentemente oltre ai danni ricevuti dobbiamo subire la beffa di una campagna denigratoria di certa stampa e di alcuni personaggi che, relegati nell’effimero social, strumentalizzano facendo illazioni su me e la mia famiglia. Come se fossimo complici e non vittime di quanto accaduto. Tutto questo è intollerabile e verrà risolto nelle sedi opportune”.

Per correttezza abbiamo riportato anche la nota del Sindaco Montino sulla vicenda, ma il punto sollevato dalla Velli va oltre l’aspetto della casa romana e sposta l’attenzione sia sulla scelta della difesa legale e sui rapporti tra l’avvocato nominato e il Comune stesso, sia sul silenzio dell’opposizione in merito alla vicenda. Un altro capitolo di quella che si annuncia come una campagna elettorale incandescente.