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Elezioni #Fiumicino2018, gli intrecci (mortali?) tra Regionali e Comunali

Alcune candidature esplicite, altre in movimento. La macchina per le elezioni è partita.

Fiumicino (Appunti di viaggio) – Tutto in 24 ore. La giornata di sabato ha dato il via ufficiale alla campagna elettorale delle amministrative 2018 per Fiumicino. Certo, prima bisognerà osservare il quadro nazionale che uscirà dalle Politiche, e poi ancor più capire i rapporti di forza dopo la conta dei voti alle elezioni per la Regione Lazio, ma il dado è tratto.

La corsa per il Comune

Nel giorno in cui Mario Baccini apre la sede del suo movimento, Cristiano Popolari, nella centralissima via Torre Clementina, Esterino Montino annuncia per la settimana successiva l’apertura della sua sede elettorale. E nello stesso giorno Fabiola Velli, esponente dei 5 stelle, lancia una bordata, unica nel panorama politico locale, proprio all’ex sindaco uscente sulla storia di una locazione romana fatta dalla famiglia del Sindaco poi ricondotta ai Casamonica, non tanto entrando nella vicenda comunque chiarita dal primo cittadino, ma puntando l’indice sulla poca trasparenza in merito al scelta dei legali e chiedendo giustificazioni pubbliche. In silenzio la candidata espresa da Mauro Gonnelli e il suo gruppo, Federica Poggio, mentre proprio Gonnelli definisce “surreale il fatto che si parli di candidature per Fiumicino senza nessuno nato, cresciuto e residente a Fiumicino”. Il polo Gonnelli, comunque, non prende ancora posizione in attesa di capire gli scenari delle Regionali e classifica come “segno di debolezza” le accelerazioni di questi giorni.

La corsa per la Regione

Prima delle elezioni amministrative – dicevamo – ci sono le regionali. A Fiumicino di certo c’è la candidatura di Michela Califano (Pd), mente altre ipotesi si affacciano all’orizzonte (di sinistra, centro e destra, per la verità). In questo contesto, al di là della forza propositiva singoli candidati bisognerà vedere quanto i rispettivi partiti sapranno supportarli e – non si può dire, ma lo dico – quanto saranno bravi a fare anche accordi incrociati con settori politici che non siano propriamente “di area”, in una visione strategica dell’intera tornata elettorale.

Di sicuro c’è che i motori sono davvero accesi, per tutte le competizioni. D’ora in avanti dimentichiamoci il fair play e prepariamoci alle bordate. Sperando – e ci provo a raccomandarlo a ogni tornata elettorale, come un mantra – che la dignità politica e personale resti ad un’altezza di sicurezza, e non si precipiti verso il basso.

(Il Faro on line)