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Gaetano Intrieri, ‘Ecco come muore Alitalia e perché ne soffrirà l’aeroporto di Fiumicino’

17 gennaio 2018 | 12:45
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Gaetano Intrieri, ‘Ecco come muore Alitalia e perché ne soffrirà l’aeroporto di Fiumicino’

Conti poco chiari e fosche previsioni Alitalia al convegno “Aeroporto di Fiumicino Presente e futuro del principale scalo italiano e del Comune che lo ospita”

Fiumicino – Sulla storia di Alitalia ci sono pesanti ombre riguardo alla compravendita di pezzi per la manutenzione degli aerei e fosche previsioni sul futuro dell’aeroporto di Fiumicino per le possibili scelte del potenziale acquirente, la Lufthansa.

Sono i messaggi lanciati dal professor Gaetano Intrieri, docente di Controllo di gestione all’Università di Tor Vergata (Roma) e consulente aeronautico durante il suo accurato intervento nel corso del convegno dal titolo «Aeroporto di Fiumicino – Presente e futuro del principale scalo italiano e del Comune che lo ospita» tenutosi presso la casa comunale di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’obiettivo dichiarato del convegno era quello di fotografare lo stato attuale dell’arte in tema di aeroporto, con particolare attenzione agli aspetti infrastrutturali, sociali e occupazionali. E la relazione del professor Intrieri è stata molto chiara rispetto a questo.

Il prof Gaetano Intrieri illustra le anomalie nella compravendita di pezzi di ricambio in Alitalia

Il prof Gaetano Intrieri illustra le anomalie nella compravendita di pezzi di ricambio in Alitalia

Il prof Intrieri, già consulente dell’amministrazione comunale di Fiumicino per il piano di risanamento del territorio in relazione alla vicinanza con l’aeroporto, ha mostrato alcune slide raffiguranti documenti interni Alitalia relativamente alla compravendita di pezzi di aereo necessari per la manutenzione. L’uditorio è rimasto impressionato quando ha scoperto che in un recente passato, quando i conti dell’Alitalia erano già disastrosi, la compagnia aerea ha deciso di disfarsi di larga parte di ricambi del proprio magazzino cedendoli a prezzi irrisori visto che, nel riacquistarli per le proprie esigenze anche a tre mesi appena di distanza, li ha dovuti pagare anche 150 volte di più. Com’è noto i ricambi aerei sono tracciati attraverso due codici, il primo della sezione del velivolo e il secondo del pezzo specifico: ebbene Intrieri ha mostrato, tra gli altri, l’esempio di  un  pezzo venduto per 1500 dollari ad un gruppo privato e riacquistato tre mesi dopo a 215mila dollari. E’ stata una azienda di certificazione a testimoniare la perfetta corrispondenza di quell’articolo. “Quanti ricambi hanno avuto quello stesso destino e quanto ha inciso questo tipo di spesa nella storia del fallimento dell’Alitalia?” ha chiesto retoricamente Intrieri al pubblico.

La folta platea assiste al convegno sul futuro dell'aeroporto di Fiumicino

La folta platea assiste al convegno sul futuro dell’aeroporto di Fiumicino

Riguardo al futuro di Alitalia, il docente universitario è partito da una costatazione: “Il valore commerciale di Alitalia è zero: l’unico valore in possesso della compagnia è il capitale umano”. Oltre al valore degli slot ovvero delle porte orarie nelle rotte in concessione, aggiungiamo noi. E proprio riguardo a questo il fatto che Lufthansa sembri favorita per l’acquisto di Alitalia getta un’ombra sul futuro dell’aeroporto di Fiumicino. Com’è già successo nella partnership riguardo alla Maintenance sistem, dove è successo che gli appalti di manutenzione più interessanti sono stati trasferiti in Germania, anche l’acquisizione di Alitalia è destinata a spostare l’epicentro del traffico verso il nord. La Lufthansa, secondo quanto sostenuto dal professor Intrieri, ha interesse di puntare al traffico business quindi sulla rotta Milano-Francoforte e, al momento, non sembra mostrare particolare interesse al traffico holiday o vacanziero che dir si voglia, mortificando in questo modo Roma che vive di turismo e Fiumicino che ne è la porta d’ingresso.