Cerveteri, minacce di morte sui muri, Terrattiva ‘cresce la paura e il risentimento’

Cerveteri – “Dopo che, nel nostro territorio, non si contano più i furti di ogni genere, le intrusioni in abitazioni in presenza dei proprietari e vari atti di vandalismo, in questi giorni si è passati anche alle minacce di morte“. Scrive l’associazione Terrattiva in una nota.

“Nella notte del 16 gennaio – prosegue l’Associazione – un ignoto ben mascherato (ripreso comunque dalle telecamere di sorveglianza di un esercizio commerciale, già al vaglio delle autorità competenti) ha imbrattato con una bomboletta spray, i muri e i pavimenti della piazza principale del borgo i Terzi (Cerveteri), scrivendo minacce di morte rivolte espressamente ad un agricoltore della nostra zona, già vittima recente di atti di vandalismo (se n’è avuta notizia anche leggendo i giornali e seguendo i social)”.

Preoccupazione e bisogno di sicurezza

“In seguito a questi recenti avvenimenti, – spiega la nota – Terrattiva associazione cittadini borgo i Terzi, manifesta la totale solidarietà a Massimo Bistacchia vittima dei fatti di cui sopra e denuncia questa situazione ormai insostenibile. Certi di interpretare anche la volontà di altre associazioni operanti sui territori limitrofi, vittime anch’esse tutti i giorni di vari soprusi, preoccupati per il perdurare di questi eventi criminosi lanciamo un grido di richiamo alle istituzioni competenti: comuni, regione, forze dell’ordine, invocando urgenti misure deterrenti al fenomeno in atto e di intervenire al più presto, per far si che non continui il deperimento del tessuto sociale.

“I concittadini infatti, che abitano le campagne nelle ‘case sparse‘ (ma non per questo da considerarsi cittadini di serie b) sono stufi di sentirsi minacciati in ogni modo anche nelle proprie abitazioni e di non essere tutelati al punto da a volte le denunce avendo perso ogni fiducia nelle istituzioni.

Siamo pronti a scendere in piazza, – conclude Terrattiva – tutti cittadini, delle zone rurali di Cerveteri, Bracciano, Anguillara, Fiumicino, per gridare la nostra protesta, per non far passare inosservati i fatti di cui sopra, per non far sottovalutare da parte di chi deve e può fare di più quanto sta succedendo e per dire No al degrado verso il quale ci stiamo avviando”.

(Il Faro on line)