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Stop alle costruzioni sul litorale romano e verifica dei piani edilizi

23 gennaio 2018 | 09:06
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Stop alle costruzioni sul litorale romano e verifica dei piani edilizi

Audizione al Comune di Roma sulla richiesta del Coordinamento dei Comitati Entroterra X Municipio che chiede il blocco delle nuove costruzioni

Roma – Stop alla realizzazione di nuove costruzioni nel X Municipio e verifica dei piani edilizi eseguiti o già autorizzati per il litorale romano: la richiesta do moratoria entra nel vivo del dibattito.

Se ne è parlato per oltre tre ore venerdì 19 nel corso dell’audizione in  Commissione Capitolina Permanente VIII – Urbanistica del Coordinamento dei Comitati Entroterra X Municipio sulla petizione per una moratoria edilizia e di riesame del PRG concernente il X Municipio. Tra i presenti, oltre la presidente Iorio e i consiglieri della Commissione, alcuni tecnici del Dipartimento Urbanistica, il Dirigente dell’Ufficio Tecnico del X Municipio arch.  De Bernardini, un membro dello staff dell’Assessore all’Urbanistica Montuori, il geologo Succhiarelli, del tavolo tecnico sulla sicurezza idraulica X Municipio, il consigliere comunale Nello Angelucci e diversi rappresentanti delle associazioni del territorio.

Le previsioni urbanistiche assegnano due milioni di metri cubi di cemento nella zona di Madonnetta (ex Italcable) più nuove case popolari (o di cosiddetta housing sociale) nel quartiere dell’Infernetto. La mobilità è affidata a infrastrutture che nella migliore delle ipotesi hanno superato il 60 anni di vita (quando il litorale contava un quinto degli attuali residenti) e sono al collasso. In più sono in fase conclusiva le autorizzazioni dei toponimi di Canale della Lingua e Infernetto da oltre 15mila nuovi residenti. “Già oggi l’entroterra del X Municipio sta implodendo” è il grido d’allarme lanciato dal Coordinamento.

L'ultima imponente realizzazione edilizia riguarda Le terrazze del presidente: che fine hanno fatto il raddoppio di via di Acilia e la realizzazione del sottopasso sulla Colombo finanziate con gli oneri concessori?

L’ultima imponente realizzazione edilizia riguarda Le terrazze del presidente: che fine hanno fatto il raddoppio di via di Acilia e la realizzazione del sottopasso sulla Colombo finanziate con gli oneri concessori?

La petizione, che ha raccolto la firma di 18 associazioni territoriali, “nasce dalla oggettiva situazione di criticità della qualità della vita degli abitanti dell’entroterra, dovuta agli ormai annosi problemi che affliggono il nostro territorio, a cominciate dalla criticità idraulica, dalla mobilità da e verso Roma e tra i diversi quartieri dell’entroterra, dalla ormai cronica carenza dei servizi essenziali” segnala Alessandra Portone, portavoce del Coordinamento.

Da qui nasce la richiesta di moratoria e di “super-ispezione” edilizia nel X Municipio. In particolare il Coordinamento chiede il blocco edilizio, appunto una moratoria, “al fine di evitare che la realizzazione degli ulteriori programmi edilizi previsti o approvati sul territorio del X Municipio, aggravino ulteriormente le criticità esistenti”. Prima di costruire nuovi mostri di cemento è necessaria la realizzazione di “opere di urbanizzazione primaria e secondaria, trasporti e servizi”. Riguardo a quanto già costruire, poi, serve “un’apposita commissione d’inchiesta sul rispetto dei piani e delle convenzioni edilizie realizzate e in corso di realizzazione, che prevedevano la realizzazione di opere di urbanizzazione a carico dei privati che spesso sono state disattese”. Inoltre, si chiede “l’avvio di un vero processo partecipato tra Comune e Associazioni del territorio al fine di rivedere i programmi urbanistici non ancora approvati o, se approvati, non ancora eseguiti, per capire quali di questi siano ancora effettivamente necessari, quali ad esempio i programmi di Edilizia Economica e Popolare”. Infine, si auspica che con una nuova adozione del Piano Regolatore in scadenza, si pensi “ad un modello di sviluppo urbanistico ed economico sostenibile, che persegua la valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e archeologiche del nostro territorio, al posto delle attuali linee guida basate sulla ‘densificazione’ abitativa e l’urbanistica contrattata”.

A tal proposito, è stato ricordato che i programmi di edilizia previsti nel P.R.G. del 2008 sono sballati in quanto prevedevano un numero di residenti nel X Municipio del 60% in più rispetto a quello reale. “Quanto verificatosi in questi 10 anni, renderebbe non più necessario il numero di alloggi allora pianificati – evidenziano dal Coordinamento – Pertanto dell’amministrazione comunale sono pervenute le indicazioni di bloccare tali programmi in vista di una revisione in funzione di previsioni più attendibili”. Dal Campidoglio è stata espressa anche l’intenzione di “eseguire una indagine sul rispetto dei piani e delle convenzioni edilizie realizzate e in corso di realizzazione”. L’Amministrazione si è resa disponibile ad avviare un processo partecipato con le associazione del territorio “relativamente a quanto ancora modificabile, a cominciare proprio dal X Municipio, anche in una ottica di possibile revisione del P.R.G. in particolare ha fatto presente che è stato avviato già un tavolo sul Piano di riqualificazione urbanistica PRU Acilia-Dragona nel quale il Coordinamento verrà invitato a partecipare”.

Come Coordinamento – conclude Alessandra Portone – riteniamo positiva l’attenzione che i temi da noi proposti abbiano trovato interesse e riscontro da parte dell’attuale amministrazione, ben consapevoli che siamo ancora ad una mera dichiarazione di intenti, cui dovranno seguire azioni concrete”.