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Treno diretto a Milano deragliato, tre morti e 46 feriti gravi

25 gennaio 2018 | 15:36
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Treno diretto a Milano deragliato, tre morti e 46 feriti gravi

Il treno era partito da Cremona e diretto verso Milano Porta Garibaldi.

Pioltello- Un treno delle ferrovie Trenord è deragliato tra Pioltello e Segrate, alle porte di Milano. Il convoglio era partito da Cremona alle 5.32 e diretto sulla Milano Porta Garibaldi, dove sarebbe dovuto arrivare intorno le 7.24. Il deragliamento del convoglio avviene a Seggiano di Pioltello intorno alle 7.

Terminate le operazioni dei Vigili del fuoco, impegnati nel liberare i feriti incastrati fra le lamiere. Il bilancio provvisorio di quanto accaduto è di tre donne morte e cinque feriti gravi fuori pericolo di vita, un centinaio i feriti lievi.

Attraverso indagini in corso da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana si dovrà stabilire se il cedimento di 20 centimetri circa del binario sia stato causa o effetto del deragliamento del treno regionale 10452. Intanto ripartono le linee, inizialmente ferme sulla Milano-Brescia compresi i treni di Trenitalia, come si apprende dalle Ferrovie dello Stato. Il traffico è stato aperto nuovamente intorno le 6.00 su due dei quattro binari coinvolti nell’incidente.

Polemiche a seguito della comunicazione rilasciata da Trenord sui pannelli informativi delle varie stazioni. Il terribile incidente è stato infatti descritto come semplice “inconveniente tecnico”.

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La ricostruzione

Tre delle vetture centrali del treno hanno fatto registrare un passaggio anomalo sui sensori di movimento a seguito del cedimento. Esclusi malfunzionamenti nei punti di scambio della stazione di Pioltello, arrivano anche conferme sul corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza. Il treno avrebbe percorso così all’incirca altri due chilometri, prima dell’impatto con un palo della trazione elettrica che ha causato la tragedia.

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo sull’incidente.

Le testimonianze

“Andava tutto bene, all’improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari”. E’ questa una delle prime testimonianze di uno dei passeggeri. “Quasi subito – ha aggiunto l’uomo, salito alla stazione di Crema – abbiamo capito che cosa era successo”.

Pietro, il padre di Giuseppina Pirri (una delle vittime, di 39 anni) racconta di aver visto la figlia ancora incastrata fra le lamiere, una volta recatosi sul luogo dell’impatto. “Mamma aiuto, il treno sta deragliando…” queste le ultime parole della figlia (una delle tre vittime, tutte donne), al telefono con la madre nei suoi ultimi attimi di vita, poi il silenzio.

“Il sistema ferroviario italiano è certamente uno dei più sicuri al mondo ma vogliamo la verità, la si accerti rapidamente, perché è inaccettabile morire mentre si va al lavoro”, ha detto il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che al termine della riunione in prefettura a Milano sull’incidente ferroviario ha spiegato che è stata “attivata la commissione d’inchiesta” ministeriale.

Il cordoglio

Moltissimi i messaggi di vicinanza alle famiglie e alle vittime dell’incidente del convoglio Trenord. I tweet arrivano dal mondo della politica e oltre. Sulla tragedia pubblica un messaggio anche l’Ufficio Stampa di Trenord, che esprime il cordoglio per tutte quante le persone che erano a bordo del treno.

Trenord esprime cordoglio a famiglie delle vittime e vicinanza ai feriti e alle persone che erano a bordo del treno a #Pioltello. https://t.co/IsrBg1ozfg

— Ufficio stampa (@Trenord_Press) 25 gennaio 2018

(Fonte ANSA-La Repubblica)