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B4a a Fiumicino, Fabrizio Pagliuca, ‘Via libera ai cantieri? Non prendiamo in giro i cittadini’

26 gennaio 2018 | 16:01
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B4a a Fiumicino, Fabrizio Pagliuca, ‘Via libera ai cantieri? Non prendiamo in giro i cittadini’

Il presidente: “B4a, togliere il vincolo esondazione avrà tempi lunghi, quello alluvione ancora di più. E anche chi è in zona bianca non metterà un mattone fino al 2019”

Fiumicino – “Pregherei tutti, dai politici ai giornalisti, di pesare le parole quando si parla dei B4a e dei terreni di Isola Sacra, perché si parla di storie difficili di famiglie, di sacrifici, di patrimoni dilapidati in tasse, di promesse non mantenute. Se la delibera (di adozione del piano) di Giunta sul piano particolareggiato va salutata positivamente, non è possibile sentir annunciare che a Isola Sacra si può tornare a costruire”. A parlare è Fabrizio Pagliuca, presidente del Comitato Spontaneo Isola Sacra, all’indomani della notizia dell’approvazione in Giunta. “Dire che si può costruire, regala false speranze ai Cittadini proprietari”.

“Ma allora – prosegue – mi chiedo: non sarebbe stato più giusto dire che ci sarà la possibilità di costruire su quelle poche aree libere (10 lotti B4a adiacenti Via Val Lagarina in zona bianca – senza rischio alluvione -. proprio quella da dove l’Assessore all’Edilizia ha girato il video postato sui social) invece di generalizzare su 600 lotti B4a?”

I vincoli esistenti

Pagliuca – che da anni si occupa della questione vincoli ed edificabilità – sa benissimo che comunque l’iter amministrativo ha segnato un importante passo in avanti. Però… Documento autorità di Bacino

“Certo, sapere che l’iter è concluso è una bella notizia per tutti, ma non spacciamola per definitiva. Innanzitutto finché ci sarà il vincolo alluvione e le idrovore non saranno potenziate le zone rosse resteranno tali (e qui è esplicita la risposta dell’AbTevere a firma di Carlo Ferranti) ; poi perché in realtà ancora vige il vincolo esondazione del Tevere, per eliminare il quale bisognerà aspettare il collaudo dell’argine e relativo Decreto di deperimetrazione dell’Autorità di Bacino; e qui i tempi potrebbero essere biblici visti i precedenti per la banchina di Via Torre Clementina.

L’iter burocratico

Quanto all’iter burocratico di approvazione del Piano licenziato dalla Giunta, va considerato che ora bisognerà aspettare i 60 giorni occorrenti per le osservazioni, poi bisognerà vagliarle (almeno altri 60 giorni) poi tutto dovrà essere autorizzato dalla Regione e solo alla fine si potranno aprire i cantieri.

E qui a nostro avviso – prosegue Pagliuca – viene fatto lo stesso “sbaglio politico” del 2006 con l’approvazione Regionale di un P.R.G. gravato da un vincolo di inedificabilità. In parole povere, prima del 2019 difficilmente si potrà vedere un solo mattone, e sempre e solo nelle zone bianche”.

“A questo punto – conclude il presidente del Comitato spontaneo Isola Sacra – sul rischio alluvione gradiremmo essere smentiti dall’Amministrazione Comunale, che ci rassicuri con documenti ufficiali circa la richiesta al Ministero dell’Ambiente dei Fondi necessari al Potenziamento e ristrutturazione delle Idrovore; a tal proposito auspichiamo un Tavolo Tecnico con tutti gli Enti.

La gente dell’Isola Sacra – termina Pagliuca – non merita di essere presa in giro. Troppi sono gli anni di delusioni e speranze, di tasse e pagamenti, per poter accettare di parlare in maniera fumosa e poco chiara. La campagna elettorale non deve essere fatta sui sogni di un intero quadrante”.