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Dati del traffico di Fiumicino Aeroporto, il Comitato Fuoripista ‘siamo tornati indietro di 15 anni’

30 gennaio 2018 | 15:52
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Dati del traffico di Fiumicino Aeroporto, il Comitato Fuoripista ‘siamo tornati indietro di 15 anni’

Il Comitato commenta i dati relativi al traffico dell’aeroporto di Fiumicino usciti recentemente.

Fiumicino- Sui dati relativi al traffico aeroportuale di Fiumicino fatti registrare nel 2017 interviene il Comitato Fuoripista, nel tentativo di fare chiarezza. Il circolo di notizie uscite recentemente, infatti, non convincono fino in fondo.

“Sono usciti da qualche giorno, con inspiegabile e ingiustificabile ritardo, i dati relativi al traffico aereo di Fiumicino nel 2017. Il drastico calo del traffico, sia dei passeggeri (-2%) che dei movimenti (-5,3%), è confermato, e questo Comitato di semplici cittadini lo aveva denunciato sin dall’estate scorsa, senza che alcuno dei cosiddetti portatori di interesse se ne accorgesse. Strano, ma vero!.

Le autorità competenti, in primis ENAC e poi il Ministero dei Trasporti, devono spiegare perché non muovono un dito per bloccare o quantomeno procedere ad una seria revisione del progetto di raddoppio dell’aeroporto, finalizzata a un suo potenziamento, esclusivamente all’interno dell’attuale sedime.

Il silenzio o peggio l’arroganza di coloro i quali sono convinti di non dover rispondere ai cittadini delle loro azioni e poter manovrare nelle segrete stanze al riparo da sguardi indiscreti, deve essere portato all’attenzione dell’opinione pubblica.

D’altra parte, gli organi di stampa ed in generale media asserviti tentano goffamente di coprire questa situazione e, in alcuni casi, ribaltare la realtà dei fatti, ricopiando fedelmente le veline che ben pagati uffici stampa gli passano.

Ci domandiamo chi sia il sedicente giornalista che firma un articolo nel quale scrive “al top fra gli aeroporti italiani si conferma (nel 2017 ndr) Roma Fiumicino con ben 41 milioni di passeggeri”, dove, mentre afferma l’ovvietà che FCO è il più frequentato aeroporto italiano, censura il fatto che il numero dei passeggeri è calato di quasi il 2% ed il numero dei movimenti è diminuito del 5,3%, riportandosi sui valori del 2002.

Oppure, come si possa porre l’enfasi, in alcuni articoli di stampa, sull’unico dato positivo di un quadro complessivamente negativo, cioè l’aumento del traffico da e per i paesi extra UE, omettendo di riportare il dato sostanziale della diminuzione del traffico complessivo.

Purtroppo, media omissivi e omertosi contraddistinguono, in generale e da tempo, il sistema dell’informazione nel nostro Paese e costituiscono una delle cause determinanti il degrado sociale e politico nel quale ci ritroviamo.

Il progetto di raddoppio dell’aeroporto, alla pari, se non più, dei famigerati: TAV, MOSE, Ponte sullo Stretto, nasce e si sviluppa proprio grazie a questo contesto “dis-informativo” che niente sembra scalfire.

Questo Comitato crede che la realtà dei fatti e la ragione dei numeri alla fine prevarranno!

Eccoci quindi a ribadire per l’ennesima volta numeri e fatti dell’aeroporto di Fiumicino.

A fine 2017, ADR ha dovuto registrare un numero di movimenti pari a 297.961, meno 5,3% rispetto al 2016, il più basso dal 2003, quando era stato di 300.831 mov.

Siamo cioè tornati, seguendo una tendenza negativa pluriennale, ad un livello di traffico inferiore a quello registrato15 anni fa. Il numero dei passeggeri, circa 41milioni, è calato nel 2017 di circa il 2% rispetto al 2016, e questo malgrado il massiccio spostamento, voluto da ADR, a partire dal 2014, dei voli low cost su FCO.

Questa iniziativa del concessionario, in accordo con il suo supposto controllore ENAC, ha comportato però la palese smentita delle previsioni del contratto di programma, le quali stimavano l’incidenza del numero di passeggeri “low cost” sul totale al 25,1% nel 2044, cioè tra 30 anni! Invece, tale percentuale è stata superata già nel 2016, quando ha raggiunto il 26%; è ragionevole perciò prevedere un’incidenza dei passeggeri “low cost” al 40% del totale, entro il 2020.

Nei fatti e sotto gli occhi di tutti, l’aeroporto di Fiumicino sta mutando il suo ruolo, in contrasto a quanto previsto nel progetto di raddoppio attuale, da dual HUB internazionale a mega-aeroporto low cost.!
L’inattendibilità delle previsioni di ENAC /ADR si manifesta in dimensioni sempre più rilevanti. Nell’all.4 al contratto di programma del 2012, erano previsti, al 2017, 354.633 movimenti aerei, cioè il traffico è stato sovrastimato del 18%. Il 18% costituisce un grave errore di previsione del traffico aereo, considerato che l’allegato 4 nel quale tali previsioni sono contenute, è parte integrante del Contratto di Programma ENAC-ADR, a solo 5 anni dalla sua sottoscrizione.

Ancora più grave, se si considera che previsioni così “sballate” costituiscono la giustificazione essenziale del progetto di raddoppio dell’aeroporto, dal quale discende la costruzione di due nuove piste, di una nuova aerostazione e la conseguente irreversibile devastazione di complessivi 1300 ettari di Riserva Naturale del Litorale Romano.

Le cause di questo drammatico calo del traffico aereo, in particolare del numero di movimenti, e la sostanziale modifica della sua composizione (aumento low cost a discapito delle compagnie tradizionali) sono strutturali e irreversibili, in quanto legate a dinamiche di mercato fuori dal controllo sia di ADR che di ENAC:

L’effetto propulsivo degli ultimi anni delle “low cost”, almeno su FCO è in esaurimento, in quanto questa tipologia di compagnie privilegia il traffico “end to end”, grazie al quale i passeggeri vengono trasportati da un aeroporto di origine a quello di destinazione, senza la necessità di transitare da un aeroporto di scambio o HUB.

Aggiungiamo che la crisi dell’Alitalia, la cui soluzione non è al momento prevedibile, comporterà una riduzione del proprio contributo al traffico di FCO rispetto a quanto previsto nel 2012, anche nell’ipotesi di una sua positiva uscita dall’amministrazione straordinaria.

L’introduzione negli ultimi anni di aeromobili più efficienti, cioè aerei con maggiore capacità di posti e minori consumi, che ha indotto le compagnie aeree ad incrementare l’utilizzo di aeromobili con capacità superiore a 180 pax e il concomitante aumentato riempimento degli stessi, cioè più passeggeri volano con meno aerei!”.

Comitato FuoriPISTA

(Il Faro On line)