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Ostia Antica, tutto esaurito e standing ovation per La Cenerentola nel Salone Riario

5 febbraio 2018 | 16:29
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Sold out alla riduzione scenica de “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini proposta dall’associazione “Arcangelo Corelli”

Ostia Antica – Tutto esaurito e pubblico estasiato per la splendida rappresentazione de La Cenerentola, l’opera lirica di Gioacchino Rossini, messa in scena dall’associazione culturale “Arcangelo Corelli” con il patrocinio e la collaborazione dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia.

Salone Riario gremito in ogni ordine di posti domenica pomeriggio in occasione della coraggiosa rappresentazione de “La Cenerentola” ossia “La bontà in trionfo”, un’opera lirica con venature comiche estremamente complessa. Oltre alla difficoltà intrinseca dell’opera, il direttore musicale maestro Mirco Roverelli, che ha accompagnato al pianoforte l’intera esibizione, ha dovuto affrontare anche quella di ridurre la rappresentazione scenica, eliminando le azioni corali e quelle meno adatte alla comprensione della storia.

Ne è uscita fuori una esecuzione agile e piacevole, arricchita dai preziosismi individuali degli interpreti. Cenerentola è stata interpretata con grande naturalezza e armonia vocale da Beatrice Maccaroni, Don Magnifico era impersonato da Fabio Capitanucci, Carlo Patuelli era Don Ramiro, Adrien Barbieri vestiva i panni dello scudiero Dandini, le perfide sorellastre Tisbe (Maria Ratkova) e Clorinda (Laura Teofani) duettavano contro Cenerentola e il potente basso Alessio Magnaguagno era Alidoro, deus ex machina del “melodramma giocoso” su libretto di Jacopo Ferretti. “La Cenerentola” di Rossini e di Ferretti ha come riferimento la favola di Charles Perrault, soprattutto per ragioni morali: a differenza di alcune versioni più aspre e violente, lo scrittore francese enfatizzò nella sua favola gli elementi del perdono e della virtù, valori molto vicini alla sensibilità del tempo e certamente graditi al vaglio Pontificio. Sullo sfondo della vicenda, fa capolino una società degradata, calata a pennello nell’atmosfera romana di quegli anni, pervasa dalla corruzione, da una nobiltà decadente e scialacquante, da gravi disagi tra i ceti sociali più poveri.

Onore al merito al maestro Giorgio Angelini, animatore dell’associazione musicale “Arcangelo Corelli”, si batte da anni per l’affermazione di uno spazio lirico e musicale per il litorale romano. La perfetta organizzazione, la scelta giusta degli interpreti e degli esecutori, la suggestiva ambientazione nel Salone Riario dell’Episcopio di Ostia Antica compensano l’assenza distratta delle istituzione e la cancellazione dell’auditorium originariamente previsto in via Umberto Lilloni, ad Acilia, e annullato dall’amministrazione municipale a guida Tassone.