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Qualità dell’aria nel porto di Civitavecchia, nel 2017 confermati i dati positivi

5 febbraio 2018 | 11:11
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Qualità dell’aria nel porto di Civitavecchia, nel 2017 confermati i dati positivi

la collaborazione tra ADSP e ARPA LAZIO proseguirà nel prossimo triennio.

Civitavecchia- Il monitoraggio della qualità dell’aria degli ambiti portuali e peri-portuali relativi al 2017 hanno confermato il buon livello di qualità in linea con quello registrato nel 2016. A rivelarlo l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, che ha aperto un tavolo tecnico con l’ARPA Lazio (L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente).

Le due agenzie annunciano inoltre il prosieguo del rapporto di collaborazione, per il prossimo triennio, del monitoraggio della qualità dell’aria nello scalo di Civitavecchia.

E’ quanto è stato ribadito durante una riunione tenutasi venerdì scorso presso gli uffici di Molo Vespucci, in cui è stato fatto il punto sul lavoro svolto.

‘Importante proseguire questo percorso’

“L’attività di monitoraggio della qualità dell’aria nel porto di Civitavecchia si inserisce nel quadro di una politica di collaborazione interistituzionale – dichiara il direttore generale dell’ARPA Lazio Marco Lupo – sempre più ritagliata sulle specificità del territorio per assicurare un’efficace azione di tutela dell’ambiente”.

“Reputo molto utile ed importante il prosieguo di questa collaborazione tra i due enti – dichiara il presidente dell’AdSP Francesco Maria di Majo – che dovrebbe portare a sviluppare modelli di monitoraggio a supporto della individuazione delle diverse fonti di inquinamento, non limitandosi quindi ad una mera registrazione del dato sul livello di inquinamento nell’aria”.

“E’ chiaro – prosegue di Majo – che in parallelo a questa collaborazione verranno portate avanti tutte quelle iniziative di questa AdSP, di concerto in particolare con l’Autorità Marittima, volte a promuovere, anche attraverso incentivi, il ricorso al naviglio sempre più performante dal punto di vista ambientale: si pensi all’utilizzo degli scrubbers; navi alimentate a GNL; navi ibride elettriche etc. e navi aderenti al programma ESI (adottato dall’associazione mondiale dei porti).

Analogo obiettivo verrà perseguito per il trasporto su strada all’interno dell’ambito portuale, come testimoniato dai contenuti del PEA (Piano Energetico Ambientale ex art.4bis della L.84/1994: Civitavecchia è l’unico porto italiano ad averlo già adottato) e delle prossime selezioni ad evidenza pubblica che verranno bandite all’interno della circoscrizione portuale, come nel caso della gara a livello europeo per l’affidamento del servizio di navettamento in porto”.

(Il Faro On line)