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Formia, si apre la stagione del teatro d’attore ‘Senza sipario’ al Bertolt Brecht

6 febbraio 2018 | 06:00
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Formia, si apre la stagione del teatro d’attore ‘Senza sipario’ al Bertolt Brecht
Formia, si apre la stagione del teatro d’attore ‘Senza sipario’ al Bertolt Brecht
Formia, si apre la stagione del teatro d’attore ‘Senza sipario’ al Bertolt Brecht
Formia, si apre la stagione del teatro d’attore ‘Senza sipario’ al Bertolt Brecht
Formia, si apre la stagione del teatro d’attore ‘Senza sipario’ al Bertolt Brecht
Formia, si apre la stagione del teatro d’attore ‘Senza sipario’ al Bertolt Brecht

Durante la campagna ‘Senza sipario’ verranno messi in scena cinque spettacoli di compagnie professioniste.

Formia – Aperta la campagna abbonamenti per la XVIII edizione della stagione del teatro d’attore “Senza Sipario“. Dal 25 Febbraio nel piccolo grande teatro Bertolt Brecht cinque spettacoli di compagnie professioniste nazionali per la stagione di teatro di prosa promossa dal collettivo formiano in collaborazione con l’Atcl (associazione teatrale fra i comuni del Lazio), all’interno del progetto “Officine culturali” della regione Lazio e del riconoscimento del Mibact.

Lo spettacolo ‘In fondo agli occhi’

Si inizia il 25 Febbraio alle 18:00 con la compagnia Berardi – Casolari in “In fondo agli occhi” per la regia di Cesar Brie. “In fondo agli occhi” è uno spettacolo di nuova drammaturgia che affronta le tematiche della crisi e della malattia da questa prodotta e derivata.

L’indagine parte e si sviluppa da due differenti punti di vista: uno reale, in cui la cecità, malattia fisica, diventa filtro speciale attraverso cui analizzare il contemporaneo, e l’altro metaforico, in cui la cecità è la condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita.

Chi è più cieco di chi vive, senza avere un sogno, una prospettiva davanti a sé, di chi essendone consapevole, non può far altro che cedere alla disperazione? Un paese cos’è in fondo se non le persone che al suo interno vivono e si muovono? Un paese non sono le case, non sono le chiese, né i bar o le istituzioni ma la gente che al loro interno abita e ne dà il valore. Un paese malato quindi è fatto da gente malata, come noi. Ma come raccontare tutto questo poeticamente, ironicamente, senza essere retorici o superficiali?

Le opere nel mese di Marzo

L’11 Marzo alle ore 18:00 torna il teatro civile di Ulderico Pesce in “Petrolio”, che narra innanzitutto la bellezza mozzafiato della Basilicata, fatta di boschi millenari, mare, calanchi, paesini bellissimi arroccati a strapiombo su fiumi o distese di grano, ma narra anche del giacimento più grande dell’Europa continentale collocato in Basilicata tra Viggiano e Corleto Perticara.

Ulderico Pesce narra il petrolio lucano partendo da un personaggio, Giovanni, che lavora come addetto alla sicurezza dei serbatoi esterni del Centro olio di Viggiano, e vive con la moglie e la figlia Maria in località Le vigne, di fronte alla fiamma dell’impianto Eni che da decenni brucia pericolosissimo H2S nell’aria.

Il 25 Marzo alle 18:00 il Teatro Agricantus di Palermo in “A pochi passi da te”. Alle volte due persone molto lontane tra loro possono essere molto vicine! È quello che scopriranno i protagonisti della commedia; Stella e Filippo. Stella sta attraversando uno status emotivo burrascoso dopo l’ennesima delusione d’amore ma le cose prendono una stravagante piega quando a trasferirsi nell’appartamento accanto è Filippo, un ragazzo trasandato e imbranato che si rivelerà essere la persona di cui Stella aveva bisogno!

La chiusura in Aprile

Il 7 Aprile alle 20:30 “Volevo solo fare Amleto” di Proscenio Teatro. La storia narra di Stefano, un giovane attore senza un soldo che sogna di fare Amleto. Per interpretarlo ha capito che nessuno lo chiamerà mai per fare Amleto, per cui resta soltanto una possibilità: fare tutto da solo, riduzione, regia, musiche, costumi, burocrazia, scene!

Per questo sceglie di accettare i soldi offerti da sua sorella, una giovane avvocatessa con la passione per il teatro.. e proprio da qui parte l’avventura! Stefano si ritrova a guidare una compagnia di attori sgangherati, un moderno Brancaleone che sprona la sua armata verso l’impresa epica di mettere in scena uno dei drammi più importanti, belli e difficili di tutti i tempi.

Le rappresentazioni si chiuderanno il 22 Aprile alle 18:00 con “Dialoghi con Trilussa”, del Teatro Potlach. Attraverso alcune delle più belle poesie di Trilussa, l’attrice regala agli spettatori uno spettacolo divertente in dialetto romanesco indirizzato ad un pubblico di adulti e di giovani.

Uno spaccato della società del secolo scorso a cavallo delle due guerre che ci permette di riflettere sul nostro tempo e sulla società odierna. E’ tutto poi così cambiato? Sentiremo parlare di amori tragico-comici, di un vecchio porco che decise di lasciare la campagna per entrare a far parte della “buona società”, dell’onestà delle nonne di un tempo, quando l’onore e la dignità non potevano essere comprati da alcun gioiello, o almeno così sembrava.

Non mancheranno momenti melanconici, il tempo che passa e scorre senza possibilità di essere fermato, rappresentato dall’inesorabile canto di un uccellino di legno di un orologio a cucù, che scandisce le ore, i giorni, gli anni… Un dialogo, più che un monologo, con il celebre poeta romano che con la sua ironia e la pungente satira è riuscito a raccontare oltre cinquanta anni di cronaca italiana.

Le possibilità di abbonamento

Quest’anno, oltre al tradizionale abbonamento (5 spettacoli a 65 euro), si apre la possibilità dell’apericena con l’attore e le compagnie ospiti in collaborazione con il Green Bar di Formia (90 euro per 5 spettacoli).

“Oggi più che mai – afferma il direttore artistico Maurizio Stammati – è importante sostenere la stagione del teatro Bertolt Brecht che sceglie di tornare a casa sua dove ha iniziato per poter riaffermare con chiarezza la necessità di qualità e trasparenza nella gestione dei teatri.

“Abbonarsi a ‘Senza Sipario’ vuol dire sostenere la professionalità delle compagnie ospitate. I Teatri vanno affidati a chi fa del teatro una professione perché garanti anche per quanti amano e usano il teatro solo come una passione. La direzione organizzativa, artistica ed amministrativa va affidata ai professionisti per la polifunzionalità della struttura.

Per essere coerenti con la nostra idea, – conclude Stammati – quest’anno torniamo nella nostra casa, nel piccolo grande teatro Bertolt Brecht”.

(Il Faro on line)