la replica |
Cronaca Locale
/

Precarie storiche di Fiumicino, Pavinato ‘Cosentino tutela le maestre o i propri interessi?’

9 febbraio 2018 | 11:38
Share0
Precarie storiche di Fiumicino, Pavinato ‘Cosentino tutela le maestre o i propri interessi?’

Il Consigliere comunale risponde all’esponente della Cisl sulla vicenda delle maestre precarie.

Fiumicino – Continua a distanza il dibattito tra gli esponenti dell’amministrazione comunale di Fiumicino e i rappresentati della Cisl sulla vicenda delle maestre ‘precarie storiche’ nelle scuole dell’infanzia e negli asili del territorio. A parlare sul tema, questa volta, è il consigliere comunale Giuseppe Pavinato.

“Mai visto un rappresentante di un autorevole sindacato cercare ostinatamente visibilità attraverso proposte che non solo non salvaguardano tutte le insegnanti e le educatrici precarie che hanno prestato servizio nei plessi scolastici del Comune di Fiumicino, ma rischiano di diventare un boomerang per i loro stessi interessi.

“Giancarlo Cosentino della Cisl Fp Roma Capitale e Rieti ne invoca la stabilizzazione, ma sa benissimo che questa eventualità riguarderebbe pochissime unità, rispetto alle 51 assunzioni previste nei bandi pubblicati. Noi abbiamo scelto la strada del concorso pubblico, con determinate caratteristiche di trasparenza e merito per offrire ai nostri bambini che frequentano asili nido e materne personale di alto profilo, adeguatamente formato.

Non vedo cosa le insegnanti e le educatrici che hanno maturato esperienza e competenza sul nostro territorio abbiano da temere nel partecipare a bandi che valorizzano pienamente le esperienze acquisite in anni di servizio al Comune. E infatti, guarda caso, le altre sigle sindacali concordano sulla bontà di questa scelta operata dalla nostra Amministrazione.

Non vorrei davvero che le solitarie dichiarazioni di Cosentino fossero legate non tanto alla difesa delle lavoratrici, ma a interessi più piccoli, legati a opportunismi elettorali, a strumentalizzazioni di parte. Sarebbero davvero misere motivazioni sulla pelle delle lavoratrici che, da una parte vengono blandite con la possibilità di una stabilizzazione diretta e, dall’altra, come sembra, invitate a seguire corsi di preparazione alle prove d’esame” – conclude Pavinato.