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Ostia, il X Municipio celebra il ‘Giorno del Ricordo’

10 febbraio 2018 | 21:40
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Ostia, il X Municipio celebra il ‘Giorno del Ricordo’

Un approfondimento storico di livello, che ha coinvolto tutti

Ostia – Nel pomeriggio di ieri, presso l’aula Consiliare Massimo Di Somma del X Municipio, attraverso la testimonianza dei superstiti del dramma delle “foibe“, è stato raccontato uno scorcio triste della nostra Storia.

Grazie alla collaborazione del ‘Comitato 10 Febbraio‘ e dietro proposta del nostro gruppo Consiliare, è stato possibile fare un approfondimento storico di livello, che ha coinvolto tutti. Riportare alla luce e ricordare la sofferenza di tanti italiani è un dovere comune, l’abbiamo voluto fare con le testimonianze dirette degli esuli e con il contributo di importanti storici” – questa la dichiarazione di Maria Cristina Masi, Capogruppo di Forza Italia in X Municipio -.

Claudio Smareglia, oggi settantenne e presente all’evento, era tra gli oltre 300 mila italiani che hanno vissuto l’incubo dell’esodo e la tragedia, ancora più grave, delle foibe. Insieme a lui ha preso parte all’evento anche Amleto Ballarini, Storico e studioso di cose fiumane per eccellenza, esule e presidente della Società di Studi Fiumani e dell’Archivio Museo storico di Fiume con sede a Roma. Ballarini è anche autore di numerosi libri e saggi, tra cui “L’olocausta sconosciuta: vita e morte di una città italiana” (edito nel 1986) che racconta i giorni tristi di quel periodo.

Dalle loro voci si è potuto comprendere meglio il dramma vissuto direttamente di migliaia di famiglie, divise nel corso dell’esodo giuliano-dalmata, noto anche come esodo istriano. “Spostamento forzato”  dai territori del Regno d’Italia prima occupati che ha visto la dispersione di un popolo a maggioranza di nazionalità italiana, consumatosi a partire dalla fine della seconda guerra mondiale e negli anni successivi.

E’ giusto ricordare e revocare questa vicenda – ha commentato la Presidente del X Municipio, Di Pilloed è stato giusto ascoltare chi ha vissuto questo dramma per tramandare la Storia“.

(Il Faro on line)