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Latina, una frode internazionale da oltre 90 milioni di euro, 18 arresti

13 febbraio 2018 | 15:30
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Latina, una frode internazionale da oltre 90 milioni di euro, 18 arresti

L’operazione ‘Super Job’ scova un’organizzazione criminale dedita a reati di frode fiscale e corruzione.

Latina – I militari del comando provinciale di Latina hanno sequestrato oltre 15 milioni di euro e proceduto all’arresto di 18 persone, appartenenti a un’organizzazione criminale, che operava, su scala internazionale, reati di frode tributaria e contro la pubblica amministrazione.

I militari sono stati coordinati dai sostituti procuratori dott.ssa Luigia Spinelli e dott. Giuseppe Bontempo, che hanno portato avanti un’accurata indagine come ordinanza emessa dal gip del tribunale di Latinam dott. Pierpaolo Bortone.

Una frode da oltre 90 milioni di euro

L’attività investigativa si è sviluppata attraverso acquisizioni e perquisizioni, interrogatori a testimoni ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, che hanno consentito di disvelare un articolato sistema di frode attuato mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per un valore complessivo di oltre 90 milioni di euro.

Gli approfondimenti, condotti unitamente dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Latina e dalla tenenza di Aprilia, hanno permesso di scoprire un dedalo di società cooperative, riconducibili a un commercialista apriliano e a un imprenditore pavese, intestate a prestanome e destinate ad operare per pochi anni, utilizzate per la commissione di svariati reati tributari.

Le investigazioni hanno inoltre consentito di arrestare sei commercialisti, che mettevano a disposizione del sistema criminoso le loro specifiche competenze professionali, per la contabilizzazione di costi derivanti da false fatture e per la certificazione dei crediti iva derivanti dalle operazioni oggettivamente inesistenti. Crediti che venivano poi utilizzati per compensare la quasi totalità dei debiti di natura tributaria e previdenziale. Questi costi venivano bilanciati con ricavi derivanti, a loro volta, dall’emissione di false fatture di prestazione manodopera, per milioni di euro frodati all’erario.

Fondi neri e corruzione

Lo spregiudicato sistema ha consentito all’associazione di fornire manodopera a prezzi concorrenziali ai propri clienti – tra i quali una società milanese di recupero credito – e di generare ingenti fondi neri derivanti dalle imposte evase. Fondi che venivano trasferiti all’estero simulando l’acquisto di servizi presso società londinesi risultate riconducibili agli stessi indagati.

Gli accertamenti delle fiamme gialle pontine hanno, inoltre, stabilito che il gruppo criminale, per raggiungere i propri scopi si avvaleva anche di due pubblici ufficiali corrotti. Le indagini condotte su tale filone hanno consentito l’individuazione di un insidioso sistema clientelare facente capo a tre commercialisti apriliani che sfruttavano illecitamente i loro contatti presso pubblici uffici per agevolare i loro clienti.

La lotta alle frodi ed agli abusi è tra i fattori chiave per assicurare, in un’ottica di rigore ed equità, il recupero di risorse illecitamente sottratte all’erario. In questa direzione va l’operazione “Super job”, che attesta l’impegno del comando provinciale della guardia di finanza di Latina nel contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, dalla parte dei cittadini e degli operatori economici onesti.

(Il Faro on line)