La storia di Elda |
Farmacisti in Aiuto
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Vi racconto l’orrore della guerra

14 febbraio 2018 | 05:30
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Vi racconto l’orrore della guerra

Tullio Dariol: “Vogliamo condividere con voi la straordinaria storia di Elda, una nostra affezionatissima sostenitrice”

Farmacisti in aiuto, l’Associazione Onlus che nasce a Fiumicino ed opera sul territorio e all’estero con progetti di solidarietà, è fatta di volontari e di sostenitori. Spesso si parla tanto dei progetti, di ciò che si fa ma meno di quali siano le ragioni che spesso spingono una persona ad avvicinarsi all’Altro.
“Abbiamo deciso – spiega Tullio Dariol, Presidente di Farmacisti in aiuto – di condividere con voi la straordinaria storia di Elda, una nostra affezionatissima sostenitrice. Una persona speciale dal cuore immenso che non finiremo mai di ringraziare”.

Effettivamente al suo racconto si rimane prima rapiti, ma lo stupore lascia subito il posto ad un gusto amaro, acre. Ci parla della sua esperienza di bambina con la guerra. Guerra che, non c’è bisogno di dirlo, ha profondamente segnato la sua vita ed il suo modo di percepire ed assaporare la vita. Concetti come pace, fratellanza, aiuto assumono un valore che – forse – non ha sempre il giusto posto nella nostra scala valoriale. “Fratellanza e solidarietà che sono il filo conduttore – prosegue il Presidente – di tanti suoi interventi a sostegno dei più deboli, soprattutto con progetti in India e qui in Italia. Ma fino a poco tempo fa non conoscevamo il suo passato, non sapevamo cosa si celasse dietro il suo sguardo guizzante”

10 giugno 1940, giorno in cui il nostro Paese entrò in guerra al fianco della Germania. Guerra che per l’Italia sarebbe dovuta essere una guerra parallela perché non combattuta insieme alla Germania. Ma i fallimenti nella Campagna di Grecia e la sconfitta di El Alamein, cambiarono le carte in tavola. Seguì una profonda sfiducia, non solo dovuta agli insuccessi militari ma anche alla difficile situazione in cui si era costretti a vivere: senza cibo e sotto i bombardamenti.

“Eravamo lì, in una grotta-cantina, senz’aria, ammassati col grugnito di un maiale ed il ragno di un asino da salvare dalle requisizioni dei Tedeschi, mentre dal cielo piovevano bombe come caramelle frantumando case e fattorie. Infastiditi dai pidocchi e scabbia cercavamo di darci coraggio, mentre alcuni piangevano per i figli in guerra e i bambini ingenui si rincorrevano giocando a nascondino tra le botti e gli ziri prosciugati.
In mezzo a tanta disperazione e tanta fame e sete fioriva anche qualche amore, con la complicità del tremolio della luce di qualche candela.

Per ingannare il tempo, qualche anziana insegnava come si lavora ai ferri o qualche punto di ricamo alle ragazze volenterose. l’aria era puzzolente ed afosa; su ogni materasso di fortuna si dormiva in cinque in senso orizzontale con le gambe penzoloni. il cibo arrivava per merito di qualche donna impavida che a suo rischio usciva dal ricovero per bollire fagioli e patate che venivano divorati affondando il cucchiaio nelle pentole stesse.

Finalmente l’ignobile trattato segreto di Cassino del 3 settembre 1943, reso ufficiale dopo cinque giorni, ci dette l’illusione che la guerra fosse finita, ignari delle reazioni degli ex alleati tedeschi, che trasformarono la guerra di frontiera in guerra civile con deportazioni di uomini di tutte le età e con fucilazioni”.

Una storia che lascia il segno anche nella vita da adulta di Elda che diventa insegnante e trasmette per decenni tutta la sua passione per lo studio, per la cultura, per il libero pensiero a tutti i suoi ragazzi. Ci racconta un po’ commossa “per anni dopo essere andata in pensione, ed ancora oggi, ricevo telefonate affettuose di ex alunni e genitori che mi ringraziano per quanto fatto per i loro figli. Ecco, questo amore e l’essere riuscita a trasmetterlo agli altri mi rende una persona felice”.

Per avere ulteriori informazioni, contribuire o sostenere un progetto vi invitiamo a visitare il nostro sito www.farmacistiinaiuto.org, la nostra pagina Facebook /FarmacistiinaiutoOnlus oppure a contattarci via mail segreteria@farmacistiinaiuto.org oppure contattare la nostra segreteria al 346-4360567.

(Il Faro on line)