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Tarquinia, in arrivo un tavolo tecnico per li monitoraggio del fiume Marta

21 febbraio 2018 | 07:02
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Tarquinia, in arrivo un tavolo tecnico per li monitoraggio del fiume Marta

Dal Prefetto e e dai Comuni ferma volontà di affrontare il problema dell’inquinamento del fiume Marta, della sua foce e del mare.

Tarquinia – Si è svolta ieri pomeriggio, presso la Prefettura, la riunione convocata dal Prefetto Giovanni Bruno, per fare il punto della situazione dopo il grave inquinamento che ha colpito domenica scorsa un tratto del fiume nel territorio di Tuscania.

Hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Monte Romano Maurizio Testa, il Sindaco di Tuscania Fabio Bartolacci e il Vice Sindaco Manuel Catini, quest’ultimo accompagnato dai consiglieri comunali Silvano Olmi e Maurizio Perinu.

Gli amministratori dei tre Comuni hanno ringraziato il Prefetto per aver convocato la riunione e hanno sottolineato il pessimo stato di salute in cui versa il fiume Marta. Inoltre, hanno segnalato la ridotta portata idrica del fiume, dovuta alle scarse precipitazioni e alla mancata apertura della paratia che regola il flusso dell’acqua in uscita dal lago di Bolsena.

Dalla riunione é emersa la necessità di costituire un tavolo tecnico permanente, per  avviare un monitoraggio su tutto il corso del fiume Marta e dei suoi affluenti; controllare gli sversamenti, in particolare quanto fuoriesce dal collettore del Cobalb che raccoglie i reflui dei Comuni che si affacciano sul lago di Bolsena; analizzare l’attività dei depuratori, il loro dimensionamento e l’efficienza; monitorare gli emungimenti autorizzati e individuare quelli non autorizzati.

Gli amministratori comunali di Monte Romano, Tarquinia e Tuscania, si sono detti soddisfatti dei risultati della riunione, durante la quale é emersa la ferma volontà di affrontare e risolvere il problema dell’inquinamento del fiume Marta, della sua foce e del mare.

La riunione è stata aggiornata alla prossima settimana, quando si conosceranno i dati definitivi delle analisi effettuate dall’Arpa Lazio e si potrà valutare l’eventuale revoca delle ordinanze sindacali che vietano qualsiasi utilizzo dell’acqua del fiume.

(Il Faro on line)