Roma-Lido e metropolitane, parla Claudio Palmulli: “Terzo mondo per noi disabili”

22 febbraio 2018 | 19:37
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Claudio Palmulli, disabile sulla sedia a rotelle, prigioniero per un’ora nell’ascensore della stazione Magliana. “Un solo tecnico per tutta la linea”

Roma – Sportivo, combattivo e irriducibile Claudio Palmulli è rimasto prigioniero sulla sua carrozzina per un’ora di un ascensore nella stazione metro Magliana. Per essere liberato ha dovuto aspettare l’arrivo dell’unico tecnico presente sull’intera linea B e nessuno gli ha sporto le scuse dell’Atac o dell’amministrazione cittadina per questa sua disavventura.

E’ indignato Claudio Palmulli, paratleta (l’11 marzo prossimo parteciperà per l’ennesima volta alla maratonina Roma-Ostia), cresciuto nello sport all’ombra del padre Maurizio Mister Okay di Ponte Garibaldi, già protagonista di campagne per l’abbattimento delle barriere architettoniche e attivista di Casapound. “Ieri – scrive sul suo profilo facebook Palmulli – è stato un inferno tornare a casa, per colpa di un semplice ascensore che non funzionava. Ho dovuto aspettare che qualcuno venisse ad aggiustarlo per poter semplicemente prendere il mezzo che mi permettesse di rientrare. E cosa fanno le istituzioni? Dove sono le scuse della Raggi? Se fossi stato un disabile iscritto al Movimento 5 stelle oggi apparirei in tutti i telegiornali, ma io sono di serie B, giusto? Il mondo politico tace perché sono orgogliosamente un militante di CasaPound Italia. Ricordatevi che la disabilità non ha colore politico, e vi aggiungo che se domani un esponente, di qualsiasi partito, si trovasse in questa situazione io sarei pronto anche a farmi arrestare per aiutarlo”.

Claudio Palmulli racconta così la sua disavventura. «Ieri, mercoledì 21 febbraio, accompagnato da Marzio Compagnoni, candidato alle elezioni regionali del Lazio con CasaPound per Mauro Antonini Presidente, sono partito da Dragoncello alle 13.30 per andare a piazza di Spagna per un appuntamento e poi sono tornato a casa: ci ho impiegato sette ore e mezza. E come se non bastasse sono anche rimasto ‘imprigionato’ nella gabbia dell’ascensore a Eur Magliana: per uscire da lì ci ho messo 20 minuti, per riuscire a emergere dalla stazione con l’ascensore guasto un’ora. Questa è Roma, la Capitale d’Italia, è inaccettabile”.

Claudio Palmulli con Marzio Compagnoni

Claudio Palmulli con Marzio Compagnoni

Entrando nel dettaglio della sua disavventura Palmulli spiega: “Per accedere all’ascensore della metro c’è un cancello che viene aperto dalla sala operativa della stazione quando si suona. Una volta aperto ed entrati, se l’ascensore non funziona si rimane bloccati in una sorta di gabbia. Ci sono voluti venti minuti perché arrivasse un’addetta dell’Atac informandoci che l’ascensore non funzionava. Non c’era neanche un cartello, un avviso appeso che diceva dell’ascensore fuori uso. Abbiamo quindi aspettato i tecnici per poter uscire dalla stazione, dato che vi è un solo ascensore – prosegue Palmulli – C’è voluta un’ora perché c’è un solo tecnico su tutta la linea e una volta arrivato abbiamo scoperto che in realtà l’ascensore doveva solo essere acceso, cioè doveva semplicemente essere messo in funzione. Insomma si doveva solo spingere un bottone“.

L'esplosione di gioia di Claudio Palmulli all'arrivo della maratona Roma-Ostia

L’esplosione di gioia di Claudio Palmulli all’arrivo della maratona Roma-Ostia

Io vado spesso a Bolzano e non c’è confronto – spiega ancora Palmulli – lì posso muovermi autonomamente, i servizi funzionano… Altro che Roma, qui sembra di stare nel terzo mondo: pedane di autobus non funzionano, ascensori o montascale fuori uso o inesistenti, una vergogna davvero. Raggi in campagna elettorale aveva fatto tante promesse, ma la città continua a essere inaccessibile». «D’altra parte, sul tema disabilità anche le istituzioni nazionali sono assenti – sottolinea Palmulli – per l’accoglienza dei migranti sono stanziati 45 milioni, ma un disabile al cento per cento prende di pensione 288 euro mensili e un accompagno di circa 790 euro con cui deve pagare tutto: taxi, visite mediche (perché non tutte sono mutuabili) e il resto. Sopravvivere senza l’aiuto della famiglia è impossibile”. “Per quello che è accaduto ieri – ha aggiunto Palmulli – ho dato mandato al mio avvocato di verificare se ci sono gli estremi per una denuncia: chiunque sia il responsabile di una tale situazione deve risponderne e i cittadini devono sapere cosa significa per un disabile muoversi a Roma. Quanto a me, vivere qui è troppo difficile, credo che mi trasferirò in una città che non mi costringa a vivere in una gabbia, magari a Bolzano, una città al 100% a misura di disabile“.