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Cronaca Locale
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X Municipio senza commissione Trasparenza e Garanzia. Appello al Prefetto di Roma

22 febbraio 2018 | 08:27
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X Municipio senza commissione Trasparenza e Garanzia. Appello al Prefetto di Roma

Non è stata ancora composta la commissione Trasparenza e Garanzia per il controllo degli atti politico-amministrativi. La protesta di Picca, Mussolini e Bozzi

Ostia – A tre mesi dal suo insediamento, il Consiglio del X Municipio non ha ancora composto la commissione Trasparenza e Garanzia, fondamentale organismo politico di controllo e verifica della gestione degli atti politico-amministrativi del territorio. E le opposizioni si appellano al Prefetto di Roma perchè sollecitino l’attuazione del regolamento comunale che prevede questa commissione.

La grave lacuna, non trascurata neanche sotto i precedenti governi Vizzani e Tassone,  è arrivata fino in Campidoglio. L’ha fatta sua Rachele Mussolini, consigliere capitolino della Lista ‘Con Giorgia’ E vicepresidente della commissione Trasparenza di Roma Capitale. “E’ un atteggiamento ambiguo e pericoloso quello messo in atto dal X Municipio, con la neopresidente Di Pillo che rifiuta di dar corso alla nomina della commissione Controllo e Garanzia nel X Municipio – sostiene Mussolini – Questo atteggiamento omissivo  la dice lunga sulla qualità amministrativa di questi signori. La Di Pillo è già preoccupata di dover nascondere qualcosa? Oppure cosa ha promesso di coprire in campagna elettorale? È ancora più grave perché incide sulla bontà della pubblica amministrazione e sui diritti dei cittadini. Non so se la Di Pillo abbia compreso che amministrare Ostia e il Municipio afferente non è esattamente come amministrare il proprio condominio. Poi accade che in commissione comunale Trasparenza di oggi  (ieri, 21 febbraio ndr) nessuno del M5S, né comunali né municipali, si sia presentato a dare giustificazione o aggiornamenti su questa mancanza.Tutti assenti, un’omertà, questa sì, che fa effettivamente pensare male. Chiedo che il Prefetto intervenga per ristabilire il regolare svolgimento delle attività amministrative e si conceda alla minoranza il ruolo sacrosanto di poter controllare l’attività politico-amministrativa del Governo cittadino”.

Anche Monica Picca, capogruppo di Fdi ed ex candidata minisindaca al X Municipio, sottolineato che “è da inizio consiliatura che facciamo accessi agli atti perché operano senza dire niente a nessuno: il Canale dei Pescatori, la Bau Beach, il bando bagnini, il tritovagliatore. Il modus operandi è sempre lo stesso, si limitano a dire ‘non abbiamo niente’ e ‘ci stiamo lavorando‘”. In questo articolo avevamo già messo in evidenza ritardi e dimenticanze che mettono in dubbio l’azione politica di Comune di Roma e X Municipio in fatto di trasparenza. “Altro che trasparenza – conclude Picca – Una situazione paradossale dove le opposizioni sono costrette a richiedere un notevole numero di accesso agli atti con conseguente sforzo degli uffici. Dalla Di Pillo tante chiacchiere e niente fatti…compresi gli annunci sulla tanto sbandierata trasparenza”.

La preoccupazione, peraltro, è che per garantire la maggioranza, indiscrezioni trapelate dal X Municipio indicano che in Commissione Trasparenza e Garanzia non siederanno tutti i partiti ma resteranno fuori i rappresentanti delle liste meno votate, ovvero Franco De Donno e Andrea Bozzi. “”Non solo vogliono avere a tutti i costi la maggioranza della commissione, così da essere controllori di loro stessi, ma vogliono pure tener fuori due gruppi di opposizione. Un’arroganza inaccettabile a cui non vogliamo sottostare. Li invito a ripensarci” dichiara Andrea Bozzi delle liste autonomiste Ora e Sogno comune.

LA REPLICA

la replica della maggioranza monocolore M5S è affidata al capogruppo Anonno Di Giovanni. “Il movimento 5 Stelle – spiega Di Giovanni – si è conformato a quello che è stabilito dall’articolo n.97 del Regolamento del Consiglio Comunale di Roma, che prevede che i membri siano 12 compreso il Presidente che spetta all’opposizione. I rimanenti 11 sono nominati sulla base delle designazioni dei presidenti dei Gruppi Consiliari per le quali deve tenersi conto della proporzione numerica dei componenti dei medesimi gruppi. Quindi vanno tenute le proporzioni delle percentuali ottenute nelle elezioni elettorali. In sintesi dovrebbe essere composta da 7 di maggioranza e 5 di opposizione compreso il Presidente che come ho detto va all’opposizione”.