LA CELEBRAZIONE

Alberto Sordi ed il suo amore per il mare di Roma a 15 anni dalla sua scomparsa

25 febbraio 2018 | 15:07
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Alberto Sordi ed il suo amore per il mare di Roma a 15 anni dalla sua scomparsa

Il ricordo di Alberto Sordi, l’artista che ha meglio rappresentato l’amore per Roma e per il suo mare, Ostia e Fregene

Roma – Il 24 febbraio del 2003 è stata una data triste per noi romani, ci lasciava “Albertone”, Alberto Sordi, l’attore che meglio ha rappresentato Roma, i suoi peccati veniali, i difetti, le bellezze ed il suo mare .

E’ stato un mostro sacro della storia del cinema italiano, Alberto Sordi, con oltre 200 film alle spalle. Insieme ad Ugo TognazziVittorio Gassman e Nino Manfredi, ha impresso nelle nostre menti una quantità smisurata di espressioni, caratteristiche della romanità, ponendone in risalto tutti gli aspetti, anche i peggiori, poiché autentici.

Raccontava il vero con il suo modo di recitare. Anche in tempi più recenti in coppia con Carlo Verdone, interpretando e spesso dirigendo insieme al regista, ruoli tagliati apposta per lui, sempre perfetti ed attuali.

Alberto Sordi nel film "Il seduttore" (1954)

Alberto Sordi nel film “Il seduttore” (1954)

Tra i massimi esponenti della romanità cinematografica, come doppiatore, attore, regista, sceneggiatore, compositore e cantante, in questo “dare se stesso” ed anche in altro, era un generoso e non come si è detto di lui “L’avaro”, parafrasando un ruolo storico della commedia di Molière che si trovò ad interpretare.

Alberto Sordi nel film "Mammia mia che impressione" (1951)

Alberto Sordi nel film “Mammia mia che impressione” (1951)

Lo ricordiamo anche come doppiatore nel film dell’estate ostiense per eccellenza “Domenica d’agosto” del 1949 di Luciano Emmer, dove presta la voce a Marcello Mastroianni. Lui che era stato doppiatore di Oliver Hardy della coppia Stanlio e Ollio, in quella pellicola dava voce a quello che sarebbe stato un altro grande nell’Olimpo del cinema tricolore. Tra le pellicole, che valsero ad Alberto Sordi, oltre alla stima e l’affetto del pubblico, un’innumerevole quantità di riconoscimenti, lo ricordiamo anche in “Mamma mia, che impressione!”, per la regia di Roberto Savarese (1951), che produce con Vittorio De Sica e di cui lui stesso cura insieme a Cesare Zavattini la sceneggiatura, uno dei tanti film girati ad Ostia e primo ruolo da protagonista per lui.

Lo immaginiamo ancora, sulla spiaggia del Kursaal e in una deserta Via del Mare, con quel suo buffo e impacciato modo di fare che usa per interpretare il “giovine” Alberto, follemente innamorato della signorina Margherita, sulla quale cerca di far colpo.

Come ricordato nel volume “Ostia set naturale” che ne traccia l’excursus artistico, ad Ostia Alberto Sordi gira “Cameriera bella presenza offresi”, regia di Giorgio Pastina, di cui alcune scene sono girate nello stabilimento “Bagni Vittoria”, e capolavori quali “I vitelloni” di Federico Fellini (1953) e “Un americano a Roma” per la regia di Stefano Steno Vanzina (1954), con la celebre scena in via di Castelfusano, entrambi selezionati tra le 100 pellicole italiane da salvare, tra quelle che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978.

Ma resterà per tutti sempre vivido il ricordo di lui ne “Lo Sceicco bianco”, il capolavoro felliniano dove qualcuno lo definì  quasi un fumetto. In questo mondo del fotoromanzo pieno di segreti risvolti, interpreta l’attore Fernando Rivoli, impenitente ammaliatore ma solo in apparenza, perché il genio di Fellini e la spiccata e caustica ironia di Sordi, ne sveleranno tutte le debolezze nel perfetto stile della sua “missione”, che era quella dell’attore Sordi, di essere autentica fotografia della realtà. Una pellicola che ha sulla spiaggia e nella pineta di Fregene il suo lato costiero, legato al mare di Roma ed alla sua infinita bellezza.