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Lucio Battisti rivive nella voce di Luca Vicari e nelle note della sua band

5 marzo 2018 | 11:52
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Lucio Battisti rivive nella voce di Luca Vicari e nelle note della sua band

Al Teatro Marconi di Roma Luca Vicari in “Battisti per amico” con Luca Pichi, Sergio Grammatico, Carlo D’Alatri, e Massimo Guelfi

Roma – “Battisti per amico” è il titolo dello spettacolo ideato e prodotto da Luca Vicari e Massimo Guelfi, che insieme ad una band composta da quattro musicisti straordinari, Luca Pichi (batteria), Sergio Grammatico (basso e voce), Carlo D’Alatri  (tastiera) e lo stesso Massimo Guelfi (chitarre), porteranno per la prima volta sul palco del Teatro Marconi di Roma, domani sera, martedì 6 marzo, alle ore 21.

Nato da una passione personale e dalla preparazione professionale, lo spettacolo, ripropone, nella maniera più fedele possibile, le canzoni che sono state la colonna sonora degli ultimi 50 anni, “tornando alla radice della composizione di Battisti”, come ci spiega l’ideatore del progetto musicale nonchè voce solista Luca Vicari. Lo spettacolo, che si tiene nel Teatro Marconi di via Guglielmo Marconi 698/E, è sold out.

3x2 - BATTISTI - Marconi - 6 MAR 2018

Romano di Cinecittà, classe 1969, da 24 anni interpreta Lucio Battisti, forse la prima musica ascoltata, come ci racconta lui stesso, all’età di tre anni. Per lui l’album Il mio canto libero rappresenta il top della produzione di Battisti, un album che ha fatto la differenza nella musica italiana ed è infatti sulle canzoni di questo album che ruota un po’ tutto il concerto, in cui si inseriscono anche virtuosismi musicali affidati agli elementi della band e musica originale.

Luca è cantante, compositore e arrangiatore di formazione classica e jazz. Forse a questo si deve la voglia di cercare nel profondo il messaggio della musica di Lucio Battisti, “la cui forza non va tradita”. “E’ una musica che ha attraversato il tempo – aggiunge Vicari – talmente forte che può essere suonata sulla spiaggia con una chitarra, producendo energia, entusiasmo e voglia di partecipazione canora e allo stesso tempo, così raffinata da poter essere eseguita da orchestre classiche”.

E ci racconta come tutto è iniziato: “A 24 anni durante le prove di un concerto con una band, con la quale suonavo un genere completamente diverso di musica, il nostro chitarrista accennò La collina dei ciliegi, cominciai a cantare e il padre del nostro batterista, notando la somiglianza della mia voce con quella di Battisti disse ‘ma perché non fate solo Battisti?’.Io seguii il suggerimento e da allora non ho mai smesso di cantarlo“.

Oltre alla bellezza della sua musica, un grande merito di questo artista era la ricerca della perfezione. Lucio Battisti, riempiva ogni canzone di mille sfumature, cose che è possibile cogliere solo in un ambiente come il teatro, per questo domani sera siamo al Marconi.

Il percorso fino ad oggi è stato lungo e vario, dal 94 con  “La batteria, il contrabbasso, eccetera” la prima cover band quando Lucio era ancora in vita. Poi nel 98, proprio l’anno della sua morte nasce “Anime Latine”, la sua musica in versione progressive. “Battisti per Amico”, è ancora un progetto diverso, una sperimentazione oltre che un semplice medley su Battisti. “La novità, come già detto, è andare alla radice delle canzoni, riarrangiate mantenendo la ritmica del maestro, esaltando il senso della musica di Battisti ma non con suoni moderni. Su ogni brano esistono delle portanti emozionali, il grande lavoro è stato stabilire quale fosse, canzone per canzone ed esaltarla.

In questo spettacolo, con scenografie dominate dai colori, presentiamo 23 brani tra medley e brani completi, che io introduco in modo piuttosto didascalico“. I brani in scaletta passano da La luce dell’est del 72 da Il mio canto libero il capolavoro armonico e melodico della sua maturità, specialmente per gli arrangiamenti, passando per Cosa succederà alla ragazza (del 92), con le parole di Pasquale Panella, un brano quasi tecno house, con un testo molto difficile e poetico, per finire con “10 ragazze” del 69, ma ci sono anche composizioni originali delle quali Luca è autore. “Lavori nati insieme alla band che speriamo piacciano al pubblico”dice Vicari.

Vi aspettate di trovare un pubblico di giovani?

Lo spero, perché la vita professionale di Battisti, non priva di difficoltà, può essere anche un esempio per i giovani. La determinazione e la forza compositiva di questo autore, ha fatto sì che non dovesse tornare sui suoi passi, adattandosi alla richieste commerciali delle case discografiche, ma continuasse a lavorare con una casa di incisione indipendente“.

Battisti ha generato uno modo nuovo, uno standard nella musica, una base di genere per tanti che sono venuti dopo di lui e, sgombrando il campo da tutti i messaggi politici che gli hanno voluto affibbiare, resta solo la sua arte e questo lo ha premiato nel tempo.