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Champions League, Juve ai quarti con una rimonta impossibile, 2-1 al Tottenham

7 marzo 2018 | 23:04
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Champions League, Juve ai quarti con una rimonta impossibile, 2-1 al Tottenham

Impresa Juve al nuovo Wembley di Londra, reti di Higuain e Dybala in risposta a Son.

Se il 2-2 e il rigore sbagliato da Higuain all’andata non avevano lasciato ben sperare i tifosi c’è da chiedersi chi avrebbe scommesso su un’insperata rimonta bianconera al termine dei primi 45′ di Tottenham-Juve al nuovo Wembley.

Il vantaggio iniziale marcato da Son avrebbe tagliato le gambe a molte squadre, ma la Vecchia Signora è capace di imprese così e ci ha abituati a serate di grande calcio come questa: una rimonta esaltante, che può segnare la svolta e diventare la partita dell’anno.

Non è mancato l’aiuto della dea bendata alla Juventus. L’egregia risposta della ripresa cancella un primo tempo costellato di errori e che stava per costare carissimo.

Il salvataggio al 90′ di Barzagli che spazza via la sfera a un millimetro dalla linea sul palo colpito da Kane è uno di quegli attimi che cambiano la stagione e possono fare la storia.

Gli Spurs di Pochettino dimostrano di essere una squadra temibile dalla cintola in su, ma estremamente vulnerabile nelle retrovie.

Allegri si prende una piccola rivincita personale a seguito di quella eliminazione – sempre contro gli inglesi negli ottavi di Champions League – subita quando allenava il Milan di Thiago Silva e Ibrahimovic.

Questa volta il tecnico toscano lascia la propria impronta: cambia il passo dei suoi, inserendo nella ripresa Lichtsteiner e Asamoah e costruendo, di fatto, quella ragnatela di passaggi che serviva per sbrogliare la matassa.

E’ infatti dai piedi dello svizzero che giunge la risposta di Higuain alla rete di Son: suo il cross, poi la deviazione decisiva di testa da parte di Khedira per l’argentino che insacca.

Sempre il Pipita si renderà protagonista tre minuti più tardi, con l’assist del raddoppio siglato da Dybala, che ha tempo e spazio per trafiggere Lloris e chiudere i conti per la qualificazione ai quarti di finale.

La Joya mette in mostra tutte le debolezze dei londinesi in totale blackout nel giro di pochi minuti, dopo quanto di buono fatto vedere all’andata e per almeno un’altra ora di gioco.

Rigore non fischiato per la Juve

Nota a margine per ciò che riguarda l’arbitraggio del polacco Marciniak. Episodi sulla lente d’ingrandimento specie nel primo tempo, col rigore non assegnato ai bianconeri: il metro d’arbitraggio europeo impone l’assegnazione (il fallo è solare, perché Vertonghen entra visibilmente in contatto con Douglas Costa).

Male il direttore di gara anche sulle ammonizioni. Marciniak fischia dove non dovrebbe e viceversa: assegna tre gialli (rispettivamente a Vertonghen, Sandro e Pjanic) quando il contatto non è mai avvenuto.