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Fiumicino, ‘Animali randagi o abbandonati, fermiamo la strage’

19 marzo 2018 | 08:52
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Fiumicino, ‘Animali randagi o abbandonati, fermiamo la strage’

Nasce su facebook il gruppo Pets Angels Fiumicino Ostia e Dintorni. Pronta un’interrogazione al Comune di Fiumicino.

Fiumicino – “Il recente episodio del cane pastore maremmano investito e abbandonato sull’asfalto per ore in attesa dei soccorsi in via del Faro nella notte tra venerdì e sabato ha riportato drammaticamente alla ribalta l’annoso problema della mancata applicazione del Regolamento per la Detenzione e la Tutela degli Animali del Comune di Fiumicino. Tale regolamento – approvato con deliberazione del Consiglio comunale n.40 il 29ì8 settembre 2012 e successivamente modificato il 25 marzo 2014 e il 14 dicembre che elenca uno ad uno in 44 articoli i doveri dei proprietari di animali domestici, i divieti, le competenze delle singole autorità locali, le sanzioni, viene non solo bellamente ignorato (in molti casi non se ne conosce neppure l’esistenza) ma è da tempo superato e scavalcato dal malcostume imperante che induce le persone a pensare che del proprio cane (o gatto che sia) possono fare ciò che vogliono. Dimentichi del principio che in una società civile, la propria libertà finisce dove inizia quella degli altri”. Lo afferma Arianna Rossman, fondatrice del gruppo Fb Pets Angels Fiumicino Ostia e Dintorni.

“Tale leggerezza o incuria che dir si voglia – prosegue la nota – è spesso la causa di gravi incidenti, come quello occorso in via del Faro – dove le telecamere di sorveglianza – poste presso il vicino distributore di benzina, poco distanti dal luogo dell’accaduto – difficilmente renderanno possibile identificare l’autore dell’investimento.
La riunione svoltasi  tra i volontari del neo-nato gruppo Fb Pets Angels Fiumicino Ostia e Dintorni – ad oggi circa 300 membri prossimi a costituirsi in Associazione – ha messo in evidenza in primis gravi lacune nel sistema del soccorso in strada di animali feriti o vittime di incidenti.

Da tempo nel nostro territorio manca un servizio di Ambulanza Veterinaria, che non può certo essere sostituito in situazioni di emergenza, da soccorsi improvvisati e palesemente inadeguati.  E’ necessario uscire al più presto – è stato detto – dal meccanismo del rimpallo delle competenze. Esistono indicazioni precise al riguardo. Procedure che non possono essere ignorate.

“Chiunque rinvenga animali randagi, vaganti abbandonati o feriti è tenuto a comunicarlo tempestivamente al Servizio Veterinario Azienda ASL – recita l’art. 14 del Regolamento – competente per il territorio e al competente Ufficio comunale per la tutela degli animali”. E più avanti, all’art. 23, comma 1 : “I cani di proprietà (…) sono condotti con collare, guinzaglio o museruola. I soggetti di indole aggressiva sono condotti con tutti e tre i dispositivi”

E’ la Polizia Locale – secondo la procedura prevista – che deve essere allertata per prima. O in alternativa i carabinieri. Nessuno può sottrarsi al proprio dovere o rischia una segnalazione. Lo hanno ricordato nel corso della riunione i fondatori della community. Sono previste inoltre per gli inadempienti, sanzioni pecuniarie che vanno dai 50 ai 500 euro. Nei casi più gravi di maltrattamento o di abbandono è previsto il sequestro dell’animale. E l’arresto del proprietario.

Per mettere un freno al malcostume imperante che mette a rischio la vita non solo dei nostri amici e fedeli animali, ma quella stessa delle persone, il gruppo Pets Angels sta preparando una Interrogazione da presentare in tempi brevi all’Ufficio comunale per i Diritti degli Animali. Contemporaneamente verrà fatta richiesta al Sindaco di emettere una Ordinanza Straordinaria per ribadire – al fine di prevenire danni a persone e animali – le misure che il detentore di una cane deve adottare e le sanzioni previste dal Regolamento Comunale e dal Codice Penale per chi contravvenisse ai suoi obblighi.

L’approssimarsi della stagione estiva, infatti, in un simile scenario, potrebbe tradursi in una continua emergenza. E’ auspicabile che episodi come quello che ha originato la reazione dei volontari e degli animalisti di zona, non si verifichino mai più – ha concluso Arianna Rossmann, fondatrice del gruppo.

Foto d’archivio