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Università della Tuscia di Viterbo, inaugurazione dell’anno accademico 2017-2018

20 marzo 2018 | 18:46
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Università della Tuscia di Viterbo, inaugurazione dell’anno accademico 2017-2018

Alessandro Ruggieri: “Ringrazio tutto il personale tecnico-amministrativo e i docenti per l’ottimo lavoro svolto e perchè hanno portato l’Università agli attuali livelli”.

Viterbo – Inaugurato ufficialmente l’anno accademico 2017-2018 dell’Università della Tuscia di Viterbo. Presenti le maggiori autorità, i parlamentari viterbesi neo-eletti, i rettori degli Atenei del Lazio. A porgere i saluti a nome di tutto l’Ateneo viterbese e a tenere il discorso inaugurale è stato il rettore Alessandro Ruggieri.

Il Rettore ha messo in risalto il risalto il ruolo dell’UNITUS che è tra i primi 15 in Italia in fatto di ricerca e didattica. Un Ateneo che è sempre più attento agli studenti e che ha potenziato in questi ultimi due anni i servizi a loro dedicati. Ruggieri ha ringraziato tutto il personale tecnico-amministrativo e i docenti per l’ottimo lavoro svolto e perché hanno portato l’Università della Tuscia agli attuali livelli: ai primi posti della classifica nazionale.

Poi ha sottolineato il buon rapporto tra Università della Tuscia e imprese. Questo vuol dire un vantaggio anche per gli studenti e i loro futuri sbocchi occupazionali. Oltre Viterbo l’UNITUS ha altre due sedi distaccate: una a Rieti e l’altra a Civitavecchia. Ha poi annunciato l’attivazione di tre nuovi corsi di laurea magistrale: Economia circolare; Informazione digitale; Biotecnologie per l’ambiente e la salute”.

6 Dipartimenti e decine di corsi di laurea l’Università della Tuscia ha circa 9.000 iscritti. Dopo il rettore è intervenuto il professor Giorgio Alleva presidente dell’ISTAT che ha tenuto la lectio magistralis sul tema “Giovani, Mondo del lavoro, opportunità. Il valore delle competenze”.

Alleva ha specificato, tra l’altro, che attualmente in Italia sono 7 milioni e 355 mila i laureati: di questi il 56,4% sono donne. Ma nelle altre nazioni europee vanno meglio le cose e la percentuale di laureati e diplomati è maggiore anche se l’Italia in questo ambito ha fatto enormi passi avanti dal 1951 ad oggi.

Per quanto riguarda l’occupazione il 78,3% degli occupati ha una laurea, questo vuol dire che l’istruzione paga e che comunque è un valore aggiunto. Molto apprezzati gli interventi di Silvia Lucarini rappresentante degli studenti in Senato Accademico e di Paolo Capuani rappresentante del personale tecnico amministrativo che hanno aperto l’inaugurazione dell’anno accademico.

(Il Faro on line)