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Ostia, scoppia la polemica sui bagni chimici sulle spiagge libere

28 marzo 2018 | 17:32
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Ostia, scoppia la polemica sui bagni chimici sulle spiagge libere

Il capogruppo Bozzi : “Un progetto di desertificazione dei servizi di più di due chilometri di spiagge libere che ci preoccupa molto”.

Ostia – “In Commissione Ambiente l’assessore Alessandro Ieva ha spiegato che sulle spiagge libere, dopo l’abbattimento dei chioschi attrezzati che per anni hanno dato servizi e posti di lavoro, da noi contestato come impoverimento della ricezione turistica del nostro mare, sorgeranno otto blocchi di bagni chimici in legno, che saranno costantemente sorvegliati e puliti da personale apposito”. Dichiara Andrea Bozzi, capogruppo delle liste “Ora” e “Un Sogno Comune”.

“Mi sono permesso di chiedere quanto costerà ai cittadini questa operazione, – prosegue il Capogruppo – a quanto ammonterà più o meno la cifra del bando di gara, ma non ho avuto risposte. In compenso l’assessore, stizzito, ha dichiarato che dico falsità e che ero meglio quando facevo il giornalista in televisione. Poi si è alzato e se ne è andato. Dichiarazioni che potrei definire tutto sommato divertenti e segno di grande debolezza, ma che considero anche gravi ed indecenti.

“Spero che avrà modo di scusarsi, altrimenti prenderò atto dell’arroganza e della pochezza di questa amministrazione a cinque stelle che non sopporta critiche ed osservazioni fatte con educazione a none dei cittadini e che perde il controllo e il rispetto verso l’opposizione. Tra l’altro fa anche sorridere che Ieva mi preferisca come giornalista, visto che il suo movimento ha sempre mostrato una certa repulsione per la categoria e non come cittadino impegnato e votato da migliaia di altri cittadini.

“Ricordo che i chiarimenti che abbiamo avuto oggi sono arrivati dopo più richieste di confronto da parte dell’opposizione, – conclude Bozzi – altrimenti nessuno ci avrebbe detto nulla su un progetto di desertificazione dei servizi di più di due chilometri di spiagge libere che ci preoccupa molto, perché è facile prevedere il degrado, l’invasione di abusivi e la mancanza di sicurezza notturna in un arenile che sarà di fatto in balia di chiunque”.

(il faro on line)