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Cimitero di Latina, Codacons e Federconsumatori inviano una diffida ad adempiere a Ipogeo

30 marzo 2018 | 18:16
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Cimitero di Latina, Codacons e Federconsumatori inviano una diffida ad adempiere a Ipogeo

Con la diffida le associazioni richiedono in particolar modo l’istituzione di un tavolo tecnico di controllo e confronto.

Latina – Il dott. Massimo Cusumano per Codacons e la dott.sa Laura Ardia per Federconsumatori comunicano che oggi le associazioni dei consumatori hanno inviato una diffida ad adempiere alla società Ipogeo in qualità di gestore del cimitero urbano di Latina.

I motivi della diffida

“La diffida – spiegano Cusamano e Ardia – rileva che la società è titolare di un servizio pubblico locale ed è stata ripetutamente invitata a rispettare quanto prescritto dalla legge Finanziaria 2008 del 24/12/2007 n. 244 art. 2 comma 461.

“Tra gli obblighi contenuti nella norma citiamo la consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori, i controlli periodici da effettuare sulla gestione da parte di una commissione composta da Comune, gestore, associazioni dei consumatori, l’adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio erogato.

“Le perplessità di queste associazioni – prosegue la nota – sono state esposte in sede di Commissione trasparenza del Comune nella seduta di ieri 29 marzo suscitando un acceso dibattito la cui conclusione, a nostro parere, non può che essere l’immediato intervento dell’amministrazione con atti specifici al fine di sanare l’evidente sbilanciamento a favore del gestore della regolamentazione vigente a tutto danno della cittadinanza.

“La richiesta è stata inviata per conoscenza anche all’amministrazione comunale e diffida Ipogeo a mettere in pratica entro 20 giorni dal ricevimento quanto prescritto dalla legge – concludono Cusamano e Ardia – e in particolare, in accordo con amministrazione e associazioni, il tavolo tecnico previsto alla voce e) che riportiamo integralmente:

‘ e) istituzione di una sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale, gestori dei servizi ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami, nonché delle proposte ed osservazioni pervenute a ciascuno dei soggetti partecipanti da parte dei cittadini’ ”.

(Il Faro on line)