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Cronaca Locale
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Ostia, discariche nella pineta delle Acque Rosse, De Donno ‘necessaria bonifica urgente’

30 marzo 2018 | 18:03
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Ostia, discariche nella pineta delle Acque Rosse, De Donno ‘necessaria bonifica urgente’
Ostia, discariche nella pineta delle Acque Rosse, De Donno ‘necessaria bonifica urgente’
Ostia, discariche nella pineta delle Acque Rosse, De Donno ‘necessaria bonifica urgente’

Il Consigliere di LcX: “La situazione è più che mai critica poiché nelle suddette discariche si trovano anche vari lastroni di amianto”.

Ostia – Francesco De Donno, consigliere municipale e rappresentante della lista Laboratorio civico X, denuncia le condizioni della pineta delle Acque Rosse, dove pullulano discariche a cielo aperto e diffusi pericoli per la salute dei cittadini e dell’ambiente.

La diffida alla bonifica

“A seguito di numerose segnalazioni – dichiara il Consigliere di LcX nell’esposto – effettuate dai cittadini e dai fruitori dell’area della pineta delle Acque Rosse, vincolata in quanto appartenente alla riserva naturale statale del litorale romano, istituita il 6 dicembre 1991 con legge n. 394, in quanto Consigliere municipale e rappresentante della lista Laboratorio civico X ho effettuato dei sopralluoghi all’interno della stessa, constatando una situazione veramente drammatica documentata da materiale fotografico allegato.

“Come si evince dagli allegati, all’interno della pineta si registrano quotidianamente violazioni dell’art 7 della sopracitata legge, nello specifico dei comma a, b e d; su tutta l’area, infatti, sorgono una moltitudine di discariche a cielo aperto, tra l’altro in costante aumento; sembra infatti che in orari notturni numerosi furgoni entrino nell’area scaricando materiale di risulta.

“La situazione è più che mai critica, – prosegue la nota – poiché nelle suddette discariche si trovano anche vari lastroni di amianto; certo vi sono note le proprietà altamente inquinanti del materiale, nonché la sua estrema pericolosità per la salute. In aggiunta, mi risulta che l’area sia attraversata da automobili che, passando sulle radici delle essenze, ne indeboliscono la struttura.

Il mancato controllo capillare di questa porzione della riserva naturale statale del litorale romano, previsto dall’art. 11, fa sì che tali violazioni rimangano impunite. Pertanto, – conclude l’esposto di De Donno – richiedo che venga ripristinato con estrema urgenza lo stato del luogo e che vengano avviati gli opportuni controlli”.

(Il Faro on line)