Cimitero di Latina, Co.di.ci deposita la diffida per il contributo di mantenimento del Comune

3 aprile 2018 | 18:32
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Cimitero di Latina, Co.di.ci deposita la diffida per il contributo di mantenimento del Comune

Il Centro per i diritti del cittadino sollecita l’ente di piazza del Popolo ad esprimere la propria valutazione sull’effettiva debenza del contributo.

Latina – “Dopo l’insoddisfacente esito dell’incontro tenutosi con l’assessore Emilio Ranieri e con l’architetto Nunzia Lanzillotta in Commissione consiliare trasparenza del comune di Latina sul tema del contributo di mantenimento del cimitero, Co.di.ci., stamattina ha depositato in comune una diffida indirizzata al sindaco di Latina, dott. Damiano Coletta, all’assessore Ranieri, ai dirigenti Lanzillotta e Paolo Ferraro ed al segretario generale nonché direttore generale avv. Rosa Iovinella”. Dichiara Antonio Bottoni per conto del Centro per i diritti del cittadino.

Il contenuto della diffida

“Con la diffida Co.di.ci – spiega Bottoni – sollecita l’ente di piazza del Popolo ad esprimere la propria valutazione sull’effettiva debenza del contributo, nel rispetto della deliberazione n. 577 del 18/5/2016 dell’Autorità Anticorruzione. Infatti l’autorità presieduta dal dott. Raffaele Cantone, dopo aver puntualizzato che ‘il rischio operativo deve rimanere in carico al concessionario‘ ha specificato che il comune di Latina , in qualità di stazione appaltante, ‘deve prestare attenzione ad una corretta allocazione dei rischi tra privato e amministrazione in modo da evitare il trasferimento del rischio in capo al concessionario sul concedente’.

“Il comune, inoltre, non ha adempiuto alla sollecitazione dell’Anac ad effettuare, una attenta valutazione, finalizzata a verificare se ‘eventuali modifiche legate all’applicazione del pagamento del contributo di mantenimento, posto a carico degli assegnatari delle sepolture …, possa apportare modifiche sostanziali tali da stravolgere le condizioni poste a base di gara’.

“La perdurante mancata valutazione da parte del comune, – prosegue la nota – rischia di procurare un indebito guadagno a favore del gestore del cimitero, e, contemporaneamente, un ingiusto danno economico a carico dei titolari di sepolture, occupate o no, i quali continuano a vedersi recapitare le fatture per il pagamento della gabella.

“Per ottenere quanto disposto dall’Anac, Co.di.ci si è visto costretto a depositare la citata diffida, nell’auspicio che il comune di Latina voglia finalmente decidersi ad effettuare la valutazione, secondo il deliberato dall’Autorità anticorruzione. Co.di.ci non ritiene assolutamente tollerabile il comportamento del comune di Latina che, a distanza di ben quasi due anni, sembra non abbia neppure avviato la valutazione sul contributo, per cui, – conclude Bottoni – in caso di ulteriore inadempienza, dovrà portare la cosa all’attenzione sia alla Procura della Repubblica che alla Corte dei Conti, affinché aprano specifici fascicoli d’indagine”.

Ecco la diffida: Diffida dopo incontro per contributo di mantenimento

(Il Faro on line)