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Il litorale pontino e quel piano anti-erosione dimenticato

6 aprile 2018 | 14:01
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Il litorale pontino e quel piano anti-erosione dimenticato
Il litorale pontino e quel piano anti-erosione dimenticato
Il litorale pontino e quel piano anti-erosione dimenticato

Archiviato definitivamente il fascicolo del piano che, forse, avrebbe potuto salvare la provincia dall’erosione.

Latina e provincia – L’erosione continua a “mangiare” voracemente le coste del Lazio e il tempo per frenare il fenomeno prima che la stagione estiva cominci e, soprattutto, prima che i danni siano irreparabili è sempre più agli sgoccioli.

Ma tutto questo si sarebbe potuto contrastare? Pare proprio che, almeno in parte, la risposta sia positiva. Infatti, nel dicembre del 2006  l’area Difesa del Suolo depositò all’area Valutazione Impatto Ambientale (Via) il progetto di “Lavori di difesa e ricostruzione del litorale pontino e Manutenzione straordinaria dei litorali laziali”. Tale progetto avrebbe dovuto interessare 5 dei comuni costieri della provincia: San Felice Circeo, Terracina, Fondi, Formia e Minturno, arrivando a toccare persino Anzio.

Ieri, per la prima volta dopo quasi 12 anni, la Regione è tornata a menzionare quel piano anti-erosione dimenticato.

Sembrerebbe l’inizio di un lieto fine, senonché il motivo per cui il progetto è stato nominato non è stato quello di visionare e analizzare i contenuti, bensì archiviare definitivamente il fascicolo.

“Tenuto conto- si legge, infatti, nel Bollettino ufficiale della Regione- del notevole lasso di tempo trascorso dall’attivazione dell’istanza di Via senza che l’iter istruttorio sia giunto a conclusione il 2 marzo ha richiesto alla proponente di fornire informazioni attestanti l’interesse al prosieguo dell’istruttoria, comunicando contestualmente che il mancato riscontro oltre il termine di 20 giorni avrebbe determinato l’archiviazione dell’istanza.”

Insomma, c’era tempo fino al 4 aprile per riaprire la discussione e, invece, “non risulta ancora pervenuta alcuna comunicazione in merito a quanto richiesto”, lasciando così, all’erosione, almeno per ora, il potere di riscrivere la bellezza del nostro litorale.

(Il Faro on line)