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La scoperta di Ostia tra passato remoto, presente e futuro

7 aprile 2018 | 12:08
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La scoperta di Ostia tra passato remoto, presente e futuro

Alla Festa del Libro, presso il teatro di Santa Monica, la soprintendente archeologica Mariarosaria Barbera ed il giornalista Giulio Mancini guidano alla scoperta di Ostia

Due giorni di scoperta di Ostia tra fotografie, video e narrazione. Accade alla Festa del Libro che si tiene nel week end del 7 e 8 aprile presso il teatro di Santa Monica, di fianco alla chiesa.

E’ un itinerario tra passato remoto, presente e futuro possibile quello che ha per narratori due eccezionali protagonisti della vita di Ostia, la direttrice del Parco archeologico Mariarosaria Barbera e il giornalista Giulio Mancini. Il duplice incontro si svolgerà domenica 8 aprile con inizio alle ore 16,30 nell’ambito della Festa del Libro (qui il programma dettagliato), preziosa creatura del giornalista Gianni Maritati e dell’associazione “Clemente Riva“, ma è preceduto e coincidente con la mostra “Ostia vista dall’alto” ad ingresso libero e gratuito già aperta dalla mattina di sabato 7 aprile e visitabile fino alle ore 19,00 del giorno dopo.

In sei pannelli sono presentate al pubblico una ventina di immagini tratte dal volume “Ostia vista dall’alto” scattate dagli anni Venti ai giorni nostri con il dirigibile, con l’idrovolante, con l’elicottero e con il satellite.

Una delle foto dei pannelli in mostra su "Ostia vista dall'alto"

Una delle foto dei pannelli in mostra su “Ostia vista dall’alto”

Il piatto forte, però, è la relazione della soprintendente Mariarosaria Barbera dal tema “Ostia ha un futuro antico”  (ore 16,30) che illustrerà, anche attraverso video e ricostruzioni tridimensionali, il fascino dell’area degli Scavi, una città di valore storico pari a Pompei visitata ogni anno da oltre 300mila persone. Le terme, i mosaici, i luoghi di culto, le tabernae, le insulae, il piazzale delle corporazioni, il teatro, i molini sono testimonianze efficaci di una città abitata da 50mila cittadini e di un’economia vivace e multietnica legata alle attività portuali e strettamente connessa alla vita che avveniva sulla sponda opposta del Tevere tra Isola Sacra e Portus, l’originaria Fiumicino. Di particolare suggestione e valore scientifico, poi, le recenti scoperte di una laguna e delle navi imperiali rinvenute nel suolo che fiancheggia via dell’Aeroporto.

Il teatro romano di Ostia

Il teatro romano di Ostia

Ostia ha un futuro moderno” è, invece, il tema dell’incontro con Giulio Mancini (ore 18,00). Il giornalista, autore di dodici volumi aventi per tema la storia moderna del litorale romano, si soffermerà sulle curiosità, l’aneddotica e la documentazione storica connessa alla cosiddetta città di fondazione. Ostia moderna, infatti, esiste a partire dal 1907, da quando cioè vennero realizzati due chalet in riva al mare (dove si trova attualmente il Pontile) e dalla strada in terra battuta di collegamento con Ostia Antica (oggi via dei Romagnoli). In questi 111 anni dove c’erano le dune sono sorti palazzi, stabilimenti balneari, stazioni, strutture pubbliche e per lo svago che fanno di Ostia una realtà urbanistica e demografica dalle dimensioni di una provincia italiana.