Anzio, erano diventati l’incubo degli automobilisti, arrestata una banda di rapinatori violenti
La banda agiva con il buio, avvicinandosi in auto e poi aggredendo la vittima per rubarle il portafoglio.
Anzio – I carabinieri di Anzio hanno arrestato una banda rapinatori ed eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre cittadini di origine romena, accusati di essere responsabili di tre rapine compiute nei primi mesi dell’anno, due a Nettuno ed una ad Anzio. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Velletri, su richiesta della procura locale della Repubblica.
Le vittime delle rapine, complessivamente tre, erano tutti lavoratori di origine indiana ma regolarmente residenti in Italia. All’interno della banda – gli arrestati hanno 28 anni, 37 anni e 38 anni – c’è anche un minore, che da fine febbraio era già sottoposto a misura cautelare emessa dal tribunale dei minorenni della capitale, ed attualmente affidato all’istituto di pena minorile di Roma.
I dettagli sulla banda
Il modus operandi della banda criminale era sempre lo stesso: individuato l’obiettivo, approfittando del buio, i rapinatori si avvicinavano alla vittima a bordo di un’auto. Una volta scesi, colpivano il malcapitato con calci e pugni per poi rubargli il portafoglio.
Proprio all’interno di un portafoglio, i quattro hanno rinvenuto, oltre a 300 euro in contanti, un bancomat con annesso il codice pin, che hanno utilizzato per fare acquisti e prelevare contanti – per un totale di circa 2700 euro – nel corso della stessa notte e del giorno successivo alla rapina. Tutte le movimentazioni sono state meticolosamente analizzate da parte degli inquirenti, e grazie alla visione dei filmati di videosorveglianza dei bancomat e degli esercizi commerciali hanno potuto individuare ed identificare i rapinatori.
Un’altra caratteristica del modo di agire della banda, era quella di spacciarsi per forze dell’ordine con la vittima, così da convincerla, con la scusa di un controllo, a salire a bordo dell’auto. In questo modo potevano raggiungere un’area isolata, dove poi costringevano con violenza il malcapitato a consegnare il contanti o eventuali gioielli in oro. Uno degli arrestati è detenuto per reati simili nel carcere Latina, mentre i suoi complici, sono stati affidati al carcere di Velletri.
(Il Faro on line)