Fototrappole e droni, in arrivo l’alta tecnologia per vigilare sulle aree protette del Parco dei Monti Ausoni

20 aprile 2018 | 15:00
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Fototrappole e droni, in arrivo l’alta tecnologia per vigilare sulle aree protette del Parco dei Monti Ausoni

Tale tecnologia, tra le altre cose, sarà utile per prevenire gli incendi boschivi, le condotte illecite e per tutelare i beni paesaggistici.

Terracina e Fondi – L’Ente regionale Parco Naturale Monti Ausoni e Lago di Fondi sta avviando in questi giorni l’utilizzo di fototrappole e droni allo scopo di potenziare e rendere sempre più efficace il servizio di vigilanza del territorio delle tre aree protette cui cura la gestione: il Parco Naturale Monti Ausoni e Lago di Fondi; la Riserva Naturale Antiche Città di Fregellae e Fabrateria Nova e Lago di San Giovanni Incarico; la Riserva Naturale Lago di Canterno.

Le attività di vigilanza di un territorio esteso, che interessa 20 Comuni nelle province di Frosinone e Latina, e diversificato, considerando che dalla costa tirrenica giunge alla fascia collinare preappenninica, saranno di certo migliorate grazie all’utilizzo di tali apparecchiature tecniche professionali: 20 fototrappole e 2 droni di cui uno anche dotato di termocamera.

Sono già sette i dipendenti dell’Ente Parco che hanno frequentato un corso di formazione teorico e pratico di pilota Drone Sapr riconosciuto dall’autorità Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). Dopo aver superato l’esame hanno ottenuto il brevetto di 1° livello proseguendo la formazione tecnica per  raggiungere il brevetto finale di 2° livello. L’Ente Parco ha anche ottenuto il codice di iscrizione dall’Autorità Enac al numero 21528 del registro il 18 aprile 2018 protocollo Apr-2018-0007797.

L’impegno dell’Ente, attraverso anche l’utilizzo di tali apparecchiature di alta tecnologia, è finalizzato a migliorare il controllo del territorio; ad attivare ogni azione utile con cui contrastare e prevenire gli incendi boschivi e tutelare i beni paesaggistici; a intraprendere iniziative utili anche nell’ottica di prevenzione dei fenomeni e di repressione di condotte illecite.

“A partire dal quadro delle finalità alla base dell’istituzione delle aree protette, come specificato dalla legge quadro nazionale alla normativa regionale – dichiara il presidente dell’Ente Parco, Bruno Marucci – il conseguente lavoro di monitoraggio e vigilanza del territorio è compito essenziale. Ed è per rispondere al meglio a tale compito che si è deciso di dotare l’Ente e il suo personale di attrezzatura tecnica specifica, quali fototrappole e droni.”

In foto: uno dei nuovi droni del Parco.

(Il Faro on line)