la proposta |
Cronaca Locale
/

Fiumicino e turismo, nasce l’idea del ‘Cammino delle Torri’

22 aprile 2018 | 10:05
Share0
Fiumicino e turismo, nasce l’idea del ‘Cammino delle Torri’
Fiumicino e turismo, nasce l’idea del ‘Cammino delle Torri’
Fiumicino e turismo, nasce l’idea del ‘Cammino delle Torri’
Fiumicino e turismo, nasce l’idea del ‘Cammino delle Torri’

Dalla Lista Civica “Per vivere Fiumicino” un’idea sostenibile per favorire lo sviluppo turistico del territorio.

Fiumicino – La Lista Civica “per vivere Fiumicino” ha partecipato alla riunione a Maccarese, indetta dall’assessore Anselmi, con lo scopo di illustrare il tema tra i più identitari della lista stessa e cioè “il cammino delle Torri”.  L’Assessore si è mostrata molto interessata all’idea e si è resa disponibile a condividere documenti che possano aiutare la Lista Civica a disegnare un percorso uguale a quelli utilizzati nel medioevo.

angelo montini

Angelo Montini

“Il Cammino delle Torri – spiega Angelo Montini – intende disegnare un cammino che idealmente colleghi le Torri del Comune ma che ripercorra i cammini che già presenti nel Medievo e utilizzati dai Pellegrini. Ci attende un’attenta fase di studio”.

I “Cammini”, cosa sono e quali sono

Il sito web della Rete dei cammini storici d’Italia ne conta 26, ma la “mappatura” è ancora in fieri: se è vero che alcuni cammini sono ormai noti e battuti, altri devono ancora essere definiti.

Come quello sulle tracce di San Martino (santo di cui proprio quest’anno ricorrono i 1700 anni dalla nascita) che portava dall’Ungheria alla Francia: riscoperto l’anno scorso da Stella Bertarione, archeologa e funzionaria dell’Assessorato al turismo della Valle d’Aosta, è in fase di studio.

Nel Medioevo l’Europa era quotidianamente attraversata da viandanti. Chi si spostava per fede verso i luoghi santi, Roma o Gerusalemme. Chi per “lavoro”, portando le sue abilità di artigiano o le sue merci di villaggio in villaggio. Chi in cerca di fortuna o in fuga da qualcosa.

Tutti in cammino, percorrendo fino a 30 chilometri al giorno… È per questo che l’Europa, ancora oggi, è solcata da antiche vie di pellegrinaggio, alcune di queste “recuperate” per i pellegrini moderni.

Il più famoso dei “cammini” è quello di Santiago di Compostela, poi Gerusalemme e Roma. Ma c’è anche la via Francigena, e altri ancora.

CAMMINO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA

Cammino Francese (da Roncisvalle a Santiago de Compostela) – oltre 800 km – 30 tappe

Dai Pirenei fino a Santiago, nel Nord della Spagna, partendo da Roncisvalle oppure dal più aspro e solitario passo del Somport.
Trenta giorni “fuori dal mondo”, o meglio fuori dai normali ritmi della vita quotidiana. Dai boschi della Navarra passando per gli altopiani desertici delle Mesetas fino al verde della Galizia.

VIA FRANCIGENA

2.000 km (da Canterbury a Roma) – 82 tappe

Sulle orme di Sigerico, l’arcivescovo di Canterbury che nel 990 partì alla volta di Roma, lasciando per primo traccia scritta di quello che, ancora oggi, è uno dei pellegrinaggi più famosi e amati.
Ottantadue giorni lungo una strada millenaria ricca di fascino: dal verde Kent, il “giardino d’Inghilterra”, fino in Francia, attraverso regioni suggestive come la Champagne-Ardenne con i suoi grandi vigneti (ma non perdetevi la cattedrale di Reims), o i boschi della Franche-Comté e la splendida cittadina medievale di Besançon.

Proseguendo raggiungerete Losanna, in Svizzera, e da lì arriverete al piccolo villaggio Bourg St-Pierre, ultimo centro abitato a pochi chilometri dal passo del Gran San Bernardo, per ricongiungervi poi al tratto italiano della Via Francigena.

CAMMINO DI SAN FRANCESCO

350 km (da La Verna a Poggio Bustone) – 17 tappe

Diciassette giorni con lo zaino in spalla tra Toscana, Umbria e Lazio, tra foreste millenarie e vallate ricche di arte e di storia.
Sulle “strade di Francesco”, dai luoghi più noti come La Verna e Assisi a quelli meno famosi, ma altrettanto affascinanti, come Montecasale o il Sacro Speco di Narni.

Un nuovo “cammino” è un’opportunità economica

Il Ministero dei beni culturali Dario Franceschini ha deciso di inserire i cammini nel Piano strategico del turismo già da 2016 e di destinare proprio a questi percorsi una parte del miliardo di euro destinato alla cultura per il periodo 2014-2020. Si tratta di 60 milioni di euro così ripartiti: 20 milioni per i cammini religiosi di San Francesco e Santa Scolastica; 20 milioni per Appia Regina Viarum (con la valorizzazione dell’antico tracciato romano fino a Brindisi); 20 milioni per la Francigena.

Le possibilità di sviluppo sono diverse: si potrebbero aumentare le strutture ricettive recuperando edifici storici, adattare i servizi anche alle esigenze dei più piccoli per favorire le famiglie, potenziare i punti wi-fi, migliorare il trasporto bagagli e realizzare stazioni per le bici o ciclovie, recuperando le stazioni abbandonate e favorendo così la mobilità sostenibile. Gli interventi possibili sono davvero tanti, a patto di avere un piano strategico di sviluppo definito e condiviso.