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Cronaca Locale
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Relitti nel Tevere, ecco le prime cinque barche che saranno recuperate

23 aprile 2018 | 13:37
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Dalla Regione Lazio arriva il bando per il recupero e lo smaltimento dei relitti navali.

Fiumicino – Relitti nel Tevere, finalmente un passo avanti verso la soluzione. Sembrerebbe, infatti, che l’annosa vicenda delle imbarcazioni semiaffondate sulle sponde del fiume capitolino possa trovare a breve un lieto fine.

La Regione Lazio ha emanato, il 16 aprile, un avviso pubblico per individuare degli operatori economici a cui affidare la rimozione e lo smaltimento di cinque relitti navali – dei 19 censiti – presenti lungo le rive del Tevere e tutti situati nel Comune di Fiumicino.

Le imbarcazioni oggetto dell’intervento

Le imbarcazioni oggetto del bando si trovano infatti tutte tra il ponte 2 Giugno e il ponte dell’Aeroporto: quasi tutte sono semiaffondate, misurano tra i 10 e i 12 metri di lunghezza e il loro stato di pericolo è classificato come grave.

E’ stata proprio la Capitaneria di Porto a stilare le schede tecniche e ad individuare, tra i tanti relitti, i cinque del bando, ritenuti, tra tutti, maggiormente pericolosi e per i quali pertanto occorre procedere prioritariamente alla rimozione.

Per quanto riguarda la tipologia dei relitti da recuperare, non si tratta solo di barche da diporto in vetroresina: tra i cinque relitti figurano anche una chiatta in ferro e un paio di imbarcazioni in legno.

Un primo risultato tangibile dopo la sottoscrizione, lo scorso

settembre, dell’Accordo di Collaborazione tra la Regione Lazio, la Capitaneria di Porto di Roma, il Comune di Fiumicino, Roma Capitale, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere.

I termini dell’accordo

L’Accordo in questione prevedeva infatti la promozione di un coordinamento tra gli Enti firmatari per interventi tesi a salvaguardare la sicurezza della navigazione marittima, il regime di sicurezza idraulica e la fruibilità generale, lungo il fiume Tevere nonché il decoro delle sue sponde, nei tratti che bagnano i Comuni di Roma Capitale e Fiumicino.

La rimozione dei relitti contribuirà quindi, oltre al ripristino del decoro e della sicurezza, anche ad assicurare l’officiosità idraulica della corrente del Tevere: garantirà, in poche parole, la migliore circolazione dell’acqua all’interno dell’alveo stesso del fiume.

In caso di piena – infatti – le imbarcazioni potrebbero staccarsi dalle sponde o dai moli e trasformarsi in barriere tali da impedire o rallentare il libero deflusso delle acque, o danneggiare il Ponte 2 Giugno.

Il bando scade il 2 maggio prossimo. Il vincitore dell’appalto – del valore complessivo stimato di 143.000 euro – avrà 100 giorni, a partire dalla data di affidamento dei lavori, per completare il recupero e lo smaltimento dei relitti e ridurre così il livello di pericolo di questo tratto di fiume, dove inquinamento ambientale e rischio idrogeologico sono solo alcune delle criticità con cui i residenti della zono sono costretti a convivere ogni giorno.

Leggi le schede tecniche dei 5 relitti