Fondi, al Parco degli Ausoni avvistata una farfalla rara

25 aprile 2018 | 15:26
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Fondi, al Parco degli Ausoni avvistata una farfalla rara

La farfalla, avvistata alla Tenuta delle Sugarelle, è una Zerynthia cassandra, chiamata anche “Festone del Mediterraneo.”

Fondi – Avvistata e riconosciuta nel Parco degli Ausoni la farfalla rara Zerynthia cassandra.
Chiamata anche per i suoi colori, “Festone del Mediterraneo”. L’avvistamento sarà segnalato nel “Progetto di Monitoraggio di insetti”.

È stata proprio una bella soddisfazione e una degna conclusione di un progetto di educazione ambientale per i bambini della scuola elementare di Valle Marina “Caduti di Nassirya” e per gli operatori del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, aver avvistato e riconosciuto Zerynthia cassandra, farfalla rara inserita nella lista delle specie protette dalla Direttiva Habitat.

La bella farfalla è stata avvistata presso la Tenuta regionale Sugarelle (Salto di Fondi) gestita dall’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi. Il bruco di questa farfalla si nutre esclusivamente di una pianta del genere Aristolochia che vive nelle vicinanze di aree umide, la pianta è presente sia a Tenuta Sugarelle che al Laghetto degli Alfieri, dove una gestione attenta del verde in questi anni ha prodotto anche la salvaguardia di piante poco appariscenti ma importanti per la biodiversità.

Zerynthia cassandra è una farfalla di medie dimensioni circa 5 cm di apertura alare, il colore di fondo delle ali è giallo chiaro, sono presenti disegni neri e un certo numero di spot rossi. Il margine delle ali è bordato da macchie nere a forma di U che si susseguono come un festone.

L’avvistamento sarà segnalato dal Parco, nell’ambito del “Progetto di Monitoraggio di insetti con la partecipazione pubblica”, sul sito innat.it, utilizzabile da tutti i cittadini, di cui la Zerynthia è una delle specie target.

Questo incontro di primavera dà un segnale di speranza per tutti coloro che hanno a cuore la natura, infatti, come dicono gli operatori del Parco, non possiamo tutelare la biodiversità senza conoscenza ed educazione.

(Il Faro on line)