Acqua pubblica a Civitavecchia, il Sindaco ‘azione di forza della regione per passare ad Acea ato2’

26 aprile 2018 | 19:34
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Acqua pubblica a Civitavecchia, il Sindaco ‘azione di forza della regione per passare ad Acea ato2’

Il sindaco Cozzolino commenta il passaggio forzato dal servizio idrico integrato nonostante le delibere passate.

Civitavecchia – “Sul passaggio del servizio idrico integrato ad Acea Ato 2 si è fatta tanta disinformazione e tanta becera politica”. Dichiara il sindaco Antonio Cozzolino.

Politicanti noti e alcuni consiglieri comunali – prosegue il Primo Cittadino – con chiari referenti politici in regione, hanno sostenuto, in maniera palesemente infondata, che la regione non avesse costretto il Comune a cedere il servizio idrico ad Acea e che, anzi, attraverso la creazione dei nuovi ambiti ottimali, avesse definitivamente scongiurato il passaggio del nostro Comune e, quindi, la scelta di ‘svendere’ l’acqua ad Acea sarebbe stata unicamente opera della nostra amministrazione.

“Noi abbiamo sempre fatto corretta informazione e parlato con aperta schiettezza alla cittadinanza. C’era una diffida della regione Lazio a cedere il servizio, datata 13 marzo 2015: noi l’abbiamo impugnata prima al Tar Lazio e poi al Consiglio di Stato, ma purtroppo abbiamo perso entrambi i gradi di giudizio. A quel punto non c’era altra strada che eseguire la sentenza. Allo stesso tempo, abbiamo iniziato un percorso per la ripubblicizzazione dell’acqua nell’area metropolitana, attraverso il tavolo tecnico presieduto, tra l’altro, dal consigliere metropolitano civitavecchiese Matteo Manunta”.

Il passaggio imposto dalla regione

“E cosa succede martedi? Arriva in Comune – spiega Cozzolino – una nota della regione Lazio in cui, ai Comuni che avevano fatto ricorso contro la diffida del 13 marzo 2015, viene notificato l’avvio della procedura di commissariamento per cedere il servizio idrico ad Acea.

“La regione Lazio quindi con un‘azione di forza passerà ad Acea Ato2 Spa le reti idriche di quei Comuni che fin qui non lo hanno fatto. Si tratta della definitiva, grottesca, dimostrazione dell’assoluta inutilità delle delibere con le quali la giunta Zingaretti, continuando a fare scempio della legge regionale 5/2014, pochi giorni prima delle passate elezioni ha disegnato, solo sulla carta, dei falsi ambiti di bacino idrografico.

“Questa nota – commenta il Sindaco – rinforza 3 concetti fondamentali: 1) La volontà e la responsabilità del passaggio del servizio idrico ad Acea è tutta della regione Lazio; 2) La delibera di giunta regionale di ridisegno degli ambiti idrografici era ed è completamente inutile e buona solo per la campagna elettorale di Zingaretti; 3) Chi vuole l’acqua pubblica sta partecipando attivamente al tavolo in area metropolitana.

“Da una parte c’è chi fa politica coerentemente, nel rispetto della volontà popolare dei cittadini e non nasconde la polvere sotto al tappeto. Dall’altra ci sono gli ipocriti – conclude la nota – che mentre fanno pompose dichiarazioni ai giornali agiscono in direzione perfettamente inversa”.

(Il Faro on line)