Ostia, Roberto Spada: “Mi vergogno per la testata. Chiedo scusa a tutti i giornalisti”

Ostia – Roberto Spada, in carcere per aver aggredito la troupe televisiva della Rai, si pente della testata finita su tutti i telegiornali del mondo. “Mi vergogno di quello che è accaduto. Chiedo scusa a tutti i giornalisti. Non mi ricordo nulla di quei momenti, ho visto tutto nero“.

Sono queste le frasi dette da Roberto Spadanel rispondere alle domande delle parti, accusa e difesa, nell’ambito del processo che lo vede imputato per l’aggressione ai danni della troupe televisiva della trasmissione “Nemo, nessuno escluso” avvenuta il 7 novembre 2017.

Spada, accusato di violenza privata e lesioni gravi aggravate dal metodo mafioso, in concorso con Ruben Alvez Del Puerto, ha partecipato all’udienza in collegamento video dal carcere di Tolmezzo, dove è detenuto dal novembre dello scorso anno in regime di 41 bis. “In quel periodo – ha aggiunto l’imputato, riferendosi all’epoca dell’aggressione – ero nervoso perché c’erano molti giornalisti che volevano intervistarmi perché parlassi di politica e di Casapound, ma io non faccio politica”. Riferendosi al pestaggio,Spada ha poi detto: “Mi sono rivisto nel video e non mi sono riconosciuto, non c’è giustificazione per quello che ho fatto, il giornalista avrebbe potuto dirmi di tutto ma io non avrei dovuto reagire in quel modo“.

Al termine della deposizione Spada, che ha sostenuto di non ricordare chi era al suo fianco al momento dell’aggressione, ha concluso affermando di “non avere nemici ma solo amici“. Il 5 aprile la Questura di Roma ha disposto la revoca definitiva della licenza commerciale e la chiusura del “Bar Music” riferito alla gestione di Spada perchè, per il “codice antimafia”, Roberto Spada è incompatibile da qualsiasi licenza o autorizzazione anche relativa al commercio.