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#SantaMarinella2018, il candidato Tidei ‘l’ex cementificio una possibile fonte di inquinamento’

5 maggio 2018 | 11:29
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#SantaMarinella2018, il candidato Tidei ‘l’ex cementificio una possibile fonte di inquinamento’

Il Candidato promette un’approfondita indagine sul sito per rilevare eventuali sostanze nocive per i cittadini e l’ambiente.

Santa Marinella – “La campagna elettorale è il periodo giusto per fare promesse ma è anche quello nel quale si rilevano le priorità di un territorio”. Dichiara il candidato sindaco Pietro Tidei.

“A Santa Marinella, – prosegue Tidei – città devastata dall’incuria e dall’approssimazione di dieci anni di malgoverno, nessuno ha mai prestato attenzione alla salute dei cittadini ed ai problemi dell’ambiente. Sulle colline che sovrastano la città spuntano come funghi piccole e grandi discariche abusive. Nessuno finora si è curato di sanzionare i responsabili e bonificare quelle aree.

La mia amministrazione vigilerà con il pugno di ferro contro gli incivili che deturpano l’ambiente ed avvelenano i cittadini. La salute è un problema prioritario. Il rudere che svetta nell’area dell’ex cementificio, proprio al centro della città, mi dicono potrebbe essere un’importante fonte di inquinamento”.

Un’indagine sull’ex cementificio

“La produzione industriale di cementi – specifica il Candidato – potrebbe aver lasciato in eredità una grande quantità di fibre nocive e l’abbandono delle costruzioni e delle installazioni presenti nell’area industriale contribuirebbe in maniera incontrollata alla diffusione di questi eventuali agenti patogeni. La mia amministrazione darà indicazione agli organismi sanitari competenti, tra i suoi primi atti, di compiere un’approfondita indagine sul sedime industriale.

“Qualora fossero rilevate sostanze inquinanti o materie dannose per la salute pubblica ordinerò l’immediata bonifica del sito a cura e spese della società proprietaria la quale, non ottemperando con diligenza e tempestività, subirà le necessarie conseguenze potendo arrivare, previo svincolo da parte degli organi di tutela culturale del relitto industriale, anche alla demolizione ed allo sgombero dell’area in danno.

E’ necessario ora come non mai provvedere a riparare i danni compiuti da un decennio di incapacità ed immobilismo. La salute è un bene prioritario, – conclude Tidei – la salute è la prima ricchezza di tutti e gli interessi privati o l’inerzia colpevole non possono creare ulteriori danni ai cittadini”.

(Il Faro on line)