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Golden Gala Pietro Mennea, lo sprint fa sognare

11 maggio 2018 | 16:27
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Golden Gala Pietro Mennea, lo sprint fa sognare

Parata di stelle alla quarta tappa italiana della Diamond League. Il 31 maggio allo Stadio Olimpico. Filippo Tortu sfida gli dei della velocità sui 100 e Trost aspetta la Kuchina sotto la Curva Sud

Il Faro on line – Il Golden Gala Pietro Mennea è pronto ad accendere la notte di Roma. Le star dell’atletica mondiale giovedì 31 maggio tornano a sfidarsi allo Stadio Olimpico (19.30-22.30) per l’edizione numero 38 del meeting internazionale, quarta tappa della IAAF Diamond League 2018.

Alla conferenza stampa di presentazione, oggi nel Salone della Tribuna Autorità dello Stadio Olimpico, alla presenza del presidente CONI Giovanni Malagò e del presidente FIDAL Alfio Giomi, c’erano due big del Golden Gala 2018: Filippo Tortu, il 19enne volto nuovo dello sprint italiano, e Alessia Trost, bronzo mondiale indoor di salto in alto. Presente in conferenza anche il top sponsor Bridgestone con Stefano Parisi, Managing Director Bridgestone Europe South Region.

84 medaglie d’oro, 8 campioni olimpici

Anche quest’anno il cast brilla della luce di tante medaglie: sono 84 quelle vinte, tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei, dagli atleti nel cast del Golden Gala 2018. Sul taccuino del Meeting Director Luigi D’Onofrio ci sono già i nomi di 8 campioni olimpici, 9 mondiali, 7 ori iridati indoor, 8 campioni europei e 4 ori europei indoor. Oltre a ben 10 vincitori dello IAAF Diamond Trophy 2017. Complessivamente, 108 medaglie vinte nelle ultime edizioni di queste grandi manifestazioni.

Nei 100 Coleman e il duello Tortu-Jacobs

Occhi puntati sul rettilineo dei 100 metri e su Christian Coleman, la nuova stella della velocità mondiale: il giovane velocista di Atlanta, neo primatista mondiale dei 60 metri indoor (6.34), sbarca per la prima volta nella Capitale con l’obiettivo di stupire il pubblico italiano. Attenzione però, perché la gara regina dello sprint (21.35) vedrà sui blocchi di partenza, per la prima volta in 20 anni esatti, ben due azzurri: Filippo Tortu, 19 anni, e Marcell Jacobs, 23 anni. Non succedeva dal 1998, con Stefano Tilli e Francesco Scuderi. Al via anche Ronnie Baker, il cinese Bingtian Su, il francese Jimmy Vicaut e il primo oro mondiale dei 200 dell’epoca post-Bolt, Ramil Guliyev, per una gara di livello stellare.

Jacobs (Fiamme Oro) una settimana fa ha corso in 10.12 a Campi Bisenzio (Firenze), a poco più di un decimo dal primato di 10.01 che porta il nome di Pietro Mennea. Da quest’anno si dedica alla velocità dopo gli ottimi inizi da lunghista (nel 2016 il miglior salto di un italiano a 8,48, ma con troppo vento alle spalle) ed è già è il quinto italiano di sempre sulla distanza. Il settimo è proprio Filippo Tortu (Fiamme Gialle), che esordirà dopodomani, domenica 13 maggio, sul rettilineo di Rieti, cercando di migliorare il 10.15 che un anno fa ne ha fatto l’Under 20 italiano più veloce di sempre. Il campione europeo (e vice campione del mondo) U20 dei 100 metri con il Golden Gala ha già un ottimo feeling: nell’edizione dell’anno scorso fece innamorare il pubblico romano pennellando i 200 metri in 20.34, spalla a spalla con i big della specialità. Il loro duello sarà una sfida nella sfida.

Ancora velocità

Nei 400 donne ci sono l’argento mondiale Saiwa Naser e l’oro mondiale indoor Courtney Okolo, ma hanno una corsia sia la primatista italiana e campionessa europea Libania Grenot che Benedicta Chigbolu, entrambe azzurre a Rio. Tra gli uomini ecco Isaac Makwala e il bronzo mondiale Haroun, con Davide Re che proverà a mettersi in scia. Non mancano grandi protagoniste anche nella mezza distanza: nei 200 spicca il nome di Marie-Josée Ta Lou, tre argenti mondiali tra Londra e Birmingham.

Alto donne: regina Kuchina e il duello Trost-Vallortigara

Duello azzurro fra le big. Il bronzo mondiale indoor Alessia Trost ed Elena Vallortigara, quest’anno salita fino a 1,95, saranno attrici di una gara stellare in scena, a 31 anni dai Mondiali di Roma 1987, proprio sulla pedana del record mondiale di 2,09 di Stefka Kostadinova. Ad alzare l’asticella, salto dopo salto, ci saranno Mariya Kuchina-Lasitskene, la russa che arriva a Roma imbattuta da 38 gare, l’ucraina Yuliya Levchenko, medaglia d’argento ai Campionati del Mondo di Londra (2,01) e la modella statunitense Vashti Cunningham, già oro mondiale al coperto. Per Trost è l’esordio all’aperto nell’anno che le ha regalato il terzo posto iridato indoor, a Birmingham; per Vallortigara il primo grande appuntamento internazionale di una stagione che l’ha vista rinascere tecnicamente e agonisticamente, fino ai 195 centimetri superati a Caorle (Venezia).

Ostacoli, che duelli

La campionessa a cinque cerchi Brianna McNeal-Rollins contro tutte, comprese Pamela Dutkiewicz e Dawn Harper-Nelson: sono loro le attese protagoniste di un 100 ostacoli di livello assoluto. Nel giro di pista con barriere c’è l’oro di Rio Dalilah Muhamad, ma occhi puntati sulle due azzurre Yadisleidy Pedroso, la primatista italiana, e Ayomide Folorunso, campionessa europea U23. Nella gara maschile ci sono il leader 2018 Abderrahaman Samba, il qatarino che a Doha ha stupito con il record della IAAF Diamond League di 47.57, oltre Kyron McMaster a Clement, Warholm e Copello, rispettivamente campione olimpico, mondiale ed europeo. In chiave italiana ecco Jose Bencosme, mentre nelle siepi scenderanno in pista il campione europeo U23 Yohanes Chiappinelli e Osama Zoghlami.

Mezzofondo, Emma Coburn sfida l’africa

La bionda statunitense Emma Coburn spicca al via dei 3000 siepi: nell’ultima rassegna iridata all’aperto ha messo in fila il mondo, a Roma dovrà vedersela con Beatrice Chepkoech. Nei 1500 ci sono l’oro e l’argento di Londra Elijah Manangoi e Timothy Cheruiyot, negli 800 attenzione a Adam Kszczot e Kipyegon Bett. Il ritmo, sull’anello dell’Olimpico, sarà indiavolato.

Lungo: in gara il podio dei mondiali di Londra

Se nell’asta si punta ai 6 metri, non sarà da meno la gara del lungo maschile, che vedrà in pedana il campione olimpico Jeff Henderson e l’intero podio dei Mondiali di Londra 2017, ovvero i due sudafricani Luvo Manyonga (8,65) e Ruswahl Samaai (8,49) e il talentuoso statunitense Jarrion Lawson, capace di saltare a 8,58. Proverà ad inserirsi nel trio Juan Miguel Echevarría, il 19enne cubano vincitore (8,46) dell’appassionante finale iridata indoor di Birmingham.

Asta: obiettivo 6 metri

Lo statunitense Sam Kendricks arriva da un 2017 perfetto: non ha mai perso una gara e ha coronato la stagione salendo a quota 6 metri, vincendo l’oro iridato e aggiudicandosi il Diamond League Trophy. A sfidarlo ci saranno Thiago Braz (6,03), trionfatore all’Olimpiade di Rio davanti al pubblico di casa, primo brasiliano capace di vincere l’oro olimpico maschile dal 1984, e il polacco argento olimpico di Londra 2017 Piotr Lisek, sul podio anche ai Mondiali di Pechino 2015 (bronzo). Al cast negli ultimi giorni si è aggiunto l’ex iridato Shawnacy Barber. Gli appassionati sono pronti a godersi dalla Curva Sud gli spettacolari assalti ai 6 metri e tifare per Claudio Stecchi, il fiorentino all’attacco del suo record personale.

Lanci: regina Sandra e gli altri

Torna la regina Sandra Perkovic, campionessa olimpica, mondiale e europea ormai affezionatissima al pubblico italiano. La croata ha appena iniziato la stagione con un lancio-monstre, 71,38, mettendo subito in chiaro le gerarchie. In pedana ci sarà anche Daisy Osakue, il nuovo volto del disco italiano all’attacco dei 60 metri.

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Credits foto: Colombo/Fidal