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Cronaca Locale
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Calandrini ‘Gravissimo che l’impianto biometano di Latina scalo non sia stato portato in consiglio comunale’

15 maggio 2018 | 07:16
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Calandrini ‘Gravissimo che l’impianto biometano di Latina scalo non sia stato portato in consiglio comunale’

“Le norme comunali vanno rispettate ed è grave che a non farlo siano stati proprio coloro che avrebbero dovuto agire in tal senso”.

Latina – “L’Assemblea pubblica svoltasi a Latina scalo sul tema della centrale a biometano che si intende costruire alle porte della cittadina ha, forse, fugato qualche dubbio tecnico, ma ha dimostrato l’ inconsistenza e la  confusione dell’amministrazione comunale sul tema” – afferma in una nota Fratelli d’Italia.

“Le tantissime persone presenti, chiamate a partecipare dal Comitato di Quartiere che come si ricorderà ha raccolto duemila firme di protesta sull’argomento, hanno solo ben compreso quello che tecnici ed amministratori presenti, Sindaco Coletta ed Assessore Lessio in primis, hanno continuato a ripetere per tutta la serata: “Se le carte sono apposto, se l’iter amministrativo viene rispettato in tutti i suoi aspetti, non possiamo dire di no alla realizzazione dell’impianto. Lo prevede la legge”.

“E le scelte di indirizzo politico di questa amministrazione dove sono? – ha commentato nel suo accalorato  intervento Nicola Calandrini Capo gruppo di FdI al Comune di Latina  ricordando come – una determina firmata dagli uffici comunali, mette in evidenza come le norme attuative del Piano regolatore generale stabiliscano che, in caso di assenza di piani di lottizzazione e di piani particolareggiati, una nuova costruzione debba essere autorizzata previo parere del Consiglio comunale sentita la competente commissione.

Ciò non è avvenuta nonostante la  centrale a biogas ricadesse proprio in questo caso. Perché gli uffici sono stati ignorati? Perché non si è voluto portare in Consiglio Comunale la pratica e far decidere ai consiglieri, in piena autonomia decisionale, se dare parere favorevole o meno alla realizzazione dell’impianto?”

Un interrogativo che Calandrini aveva già posto lo scorso febbraio nel corso di un Question  Time e sul quale l’assessore Lessio aveva dato una non risposta rifacendosi ad una direttiva esterna in contrasto, però, con quanto espressamente richiesto dagli uffici comunali di Latina sulla base di norme proprie del comune. Cosa  questa fatta notare anche ai tecnici provinciali quando hanno affermato  che impianti come quelli che si vogliono costruire a Latina Scalo costituiscono opere di pubblica utilità e sono indifferibili ed urgenti e che quindi l ‘autorizzazione unica alla loro realizzazione costituisca, ove occorre, variante allo strumento urbanistico. Allora le norme comunali non valgono più nulla, secondo questa tesi?

“Nulla di più sbagliato” afferma Calandrini” le norme comunali vanno rispettate ed è grave che a non farlo siano stati proprio coloro che avrebbero dovuto agire in tal senso. Come ho già annunciato, alla fine dell’iter previsto, del caso saranno interessate le Autorità competenti. A loro il compito di valutare se in questa Amministrazione si rispetta la legge o meno”.