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#Fiumicino2018, Tomaino ‘Sinistra incapace, in cinque anni nessuna politica di sviluppo per il territorio”

16 maggio 2018 | 16:30
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#Fiumicino2018, Tomaino ‘Sinistra incapace, in cinque anni nessuna politica di sviluppo per il territorio”

L’esponente di Cuori per Fiumicino: ‘La vera rivoluzione per la nostra città è Mario Biancini, l’unico capace di riaccendere il dibattito politico’

Fiumicino – Per cinque anni la città di Fiumicino “ha dormito assopita in un letargo che ha reso possibile ad alcuni di annullare la partecipazione democratica alla vita del nostro Comune.

Per un intero lustro, l’amministrazione di centro sinistra non è riuscita a dare vita a nessuna “politica di sviluppo per nessuna delle categorie che muovono l’economia del nostro territorio in settori come la nautica, il turismo, l’agricoltura e l’aereo-portualità”. E’ quanto afferma Anselmo Tomaino, esponente della lista Cuori per Fiumicino.

“La vera rivoluzione per Fiumicino è stata la decisione maturata da Mario Baccini di tornare tra la sua gente e riaccendere il dibattito politico.

Non è un caso che molti, che come me rappresentano un pezzo di storia del centro-destra di Fiumicino, hanno ritrovato entusiasmo nella partecipazione attiva alla vita politica del nostro territorio.

Una politica fatta di pensiero, di azione, di progettualità studiate per lo sviluppo della città e per il miglioramento della qualità della vita dei fiumicinesi. Su nessuno dei grandi temi sono state date risposte.

La Città ha assistito, quasi rassegnata, ad una decadenza ambientale, sociale ed economica senza che l’attuale consiglio comunale, troppo timoroso di disturbare il manovratore, si degnasse di favorire in qualche modo la partecipazione, il dibattito, il confronto con i cittadini.

Basterebbe vedere i tempi record con cui in questi anni sono stati approvati i bilanci in consiglio comunale per rendersi conto della nullità del confronto politico locale.

La lista Cuori per Fiumicino, al fianco di Mario Baccini, avrà come obiettivo principale quello di favorire la massima partecipazione dei cittadini ai processi di sviluppo della Nostra Città, consapevoli del fatto che il primo passo verso la buona amministrazione è saper ascoltare e confrontarsi, non chiudersi con arroganza e presunzione nel palazzo di Via Portuense”, conclude Tomaino.

(Il Faro online)