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Civitavecchia, all’Ic Galice ci si difende dal bullismo

17 maggio 2018 | 06:48
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Civitavecchia, all’Ic Galice ci si difende dal bullismo
Civitavecchia, all’Ic Galice ci si difende dal bullismo
Civitavecchia, all’Ic Galice ci si difende dal bullismo
Civitavecchia, all’Ic Galice ci si difende dal bullismo

Quarto incontro nell’ambito del progetto “Le nostre differenze sono una gran fortuna. Impariamo ad affrontare insieme le sfide di oggi e di…domani!”

Civitavecchia – Si è svolto giovedì scorso, a Civitavecchia, presso l’Istituto Ennio Galice (plesso di scuola primaria “Don G. Papacchini” di San Gordiano), il quarto incontro sulla legalità e di prevenzione del bullismo, nell’ambito del progetto “Le nostre differenze sono una gran fortuna. Impariamo ad affrontare insieme le sfide di oggi e di…domani!”, rivolto ai giovani alunni della classe terza primaria (limitatamente, per quest’anno, alla sola sezione “C”), promosso, di concerto con il corpo docente (maestre Teresa Lucignani e Claudia Ottoni), dall’avvocato Marco Valerio Verni, da diverso tempo impegnato, a tal riguardo, nel comprensorio, e dalla psicologa Emanuela Lupo.

Il lavoro, svolto in questa occasione con la preziosa collaborazione del maestro Riccardo Vacirca, direttore tecnico della Weac – WingTchun Escrima Academy, ha visto i ragazzi impegnati in simulazioni pratiche, precedute da esercizi di psicomotricità, utili all’accrescimento della propria autostima, del controllo del corpo e, soprattutto, al comprendere alcune dinamiche per fuggire a situazioni di pericolo, tipiche del bullismo.

“Abbiamo cercato di spiegare agli alunni- hanno commentato Verni e Lupo- anche sulla scorta di quanto fatto in palestra già lo scorso anno, che in caso di pericolo fisico, la prima cosa che sarebbe meglio fare, dovrebbe sempre essere la fuga, non essendo essa affatto una cosa di cui vergognarsi ma, anzi, il primo sistema di autodifesa più efficace. E a rivolgersi subito a persone amiche, insegnanti, genitori o, in caso, altri adulti, per avvisarli e trovare aiuto. Lo scontro fisico dovrebbe sempre essere l’ultima ed estrema soluzione”.