gaetano anzalone

Il ricordo del Presidente Gaetano Anzalone

18 maggio 2018 | 23:46
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Il ricordo del Presidente Gaetano Anzalone

La scorse notte è morto Gaetano Anzalone, Presidente della Roma dal giugno 1971 al maggio 1979, succedendo ad Alvaro Marchini per poi cederla a Dino Viola.

Le campagne acquisti e il settore giovanile

Chiamato il “Presidente gentiluomo” nella sua gestione ricordiamo il torneo Italo Inglese del 1972 e il 3° posto del 1974/75. Il suo percorso romanista fece sicuramente da “apripista” alle successive vittorie di Dino Viola. Tra le “scelte tecniche” avallò l’ingaggio del BaroneNils Liedholm, dei bomber Roberto Pruzzo e Pierino Prati come il ritorno di Picchio De Sisti. Dal vivaio giallorosso, che curò a metà degli anni ’60, ebbe modo poi di valorizzare Bruno Conti, Agostino Di Bartolomei e Kawasaki Francesco Rocca, Franco Peccenini, Walter Casaroli e tanti altri tra i quali ci piace ricordare i compianti Stefano Pellegrini e Claudio Cavalieri. Con lui lo stadio tornò a riempirsi.

Anzalone l’imprenditore

Di Gaetano Anzalone oltre alla sua carriera di dirigente sportivo, ricordiamo la sua attività politica che gli permise di essere membro del consiglio comunale di Roma e la sua attività di imprenditore edile. E fu proprio il suo spirito imprenditoriale, trasferito in seno all’A.S. Roma, che lo rese protagonista di una innovazione assoluta nel mondo del calcio.

lupetto

Alla fine degli anni Settanta concetti quali immagine coordinata, brand-identity o marketing erano del tutto estranei alle politiche economiche e culturali del calcio italiano abituato a maglie pressoché prive di emblemi o stemmi. Nell’estate del 1978 l’A.S. Roma affronta un tour negli Usa presentandosi con una divisa che, vista la straordinarietà delle gare, può permettersi di infrangere la norma olimpica vigente. La disciplina in merito alla caratterizzazione delle divise concedeva fino ad allora solo la riproduzione dei loghi degli sponsor tecnici in proporzioni ridotte. Le maglie, prodotte per il tour statunitense dalla CIT, riportano per la prima volta sul petto una toppa circolare con il profilo nero di una lupa ringhiante, elettrica, demoniaca. Il disegnatore della nuova icona nasce a Milano ma vive nella capitale e, va da sé, parteggia per la Roma; all’anagrafe è Piero Gratton.  Il lupetto diventa marchio registrato. (ref. – www.rivistaundici.com – Il designer del lupetto di Michele Galluzzo). Il lupetto diventa quindi un perfetto progetto di tipo industriale.

Il rispetto di tutti

«Sapete quale è stata la cosa più importante che io ho fatto per la Roma? Un viaggio penitenziale, la testa cosparsa di cenere ma la dignità stampata in viso, verso Firenze, da Artemio Franchi presidente federale. Gli chiesi scusa e ancora oggi non so perché. Scusa di che? di quello che combinò Michelotti ai danni della Roma nella famosa partita con l’Inter? Mi spiegai, chiesi amicizia, e la stessa cosa feci con tutti i potenti del calcio italiano: le cose cominciarono a cambiare e io mi rifiutavo di crederci. Questa fu la mia più grande opera in favore della Roma e fu un’impresa ciclopica: restituirle il rispetto di tutti»(ref. – www.asromaultras.org – Intervista di Franco Dominici a Gaetano Anzalone).

I funerali del Presidente Gaetano Anzalone si svolgeranno sabato 19 maggio alle ore 12,30 presso la Chiesa di S. Roberto Bellarmino, piazza Ungheria zona Parioli.

Riposa in pace Presidente e continua a tifare con noi dalla Tribuna Paradiso per i magici colori giallorossi.